"Va fuori dallo scopo di questo ufficio". Se anche l'ex senatore dem Cottarelli dà ragione a Nordio

Carlo Cottarelli si schiera con Nordio dopo la relazione della Corte di Cassazione sul decreto Sicurezza

"Va fuori dallo scopo di questo ufficio". Se anche l'ex senatore dem Cottarelli dà ragione a Nordio
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Quella della Corte di Cassazione nei confronti del decreto di Sicurezza è un'ingerenza e non lo dice solamente la maggioranza ma una critica in tal senso è arrivata anche da Carlo Cottarelli, ex senatore del Partito democratico, nonché economista di massima fama. "L’ho trovato un po’ strano questo intervento", ha detto Cottarelli incalzato da Marianna Aprile, conduttrice di In Onda, il programma in onda su La7. Pur mettendo le mani avanti e definendosi "profano" del tema, l'ex senatore spiega che, per quanto ha capito, "questo ufficio non commenta tutte le leggi, commenta quelle che ritiene più rilevanti".

Questa è un'interpretazione comune del lavoro che svolge il Massimario della Cassazione, pertanto, prosegue Cottarelli, "il tipo di commento che è stato dato, su certi aspetti di costituzionalità, secondo me va un po' fuori dallo scopo di questo ufficio. Il suo scopo, mi sembra di capire, è quello di dare informazioni tecniche per facilitare l'implementazione della legge". L'ex senatore, il cui nome era anche stato fatto per rappresentare l'Italia a Palazzo Chigi, sottolinea di essere "anche d'accordo" con quanto affermato la Cassazione, che ha contestato l'approvazione per decreto legge, ma "tirare fuori una questione di incostituzionalità perché era stato approvato un decreto legge non ha niente a che fare con l'applicazione della legge stessa. Quindi, per certi aspetti, mi sa che Nordio c'ha pure ragione su questa cosa, sul fatto che questo ufficio sia intervenuto facendo cose che non doveva fare".

Cottarelli, quindi, concorda con il ministro della Giustizia quando si dice "incredulo" e rivela di aver dato "mandato all'Ufficio di Gabinetto del Ministero di acquisire la relazione dell'ufficio del Massimario e di conoscerne l'ordinario regime di divulgazione".

Le parole di Nordio sono però state criticate dall'Anm, i cui membri si sono detti a loro volta "increduli" perché "un magistrato con tanti anni di esperienza come il ministro Nordio abbia inteso acquisire informazioni sul regime di divulgazione delle relazioni dell’Ufficio del Massimario che sono pubbliche. La giurisprudenza, come il ministro ben sa, si evolve in uno Stato democratico proprio grazie ad un ininterrotto confronto di idee". Ma la notizia non è l'Anm contro Nordio, ma Cottarelli che gli dà ragione.

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