Elezioni regionali in Valle d'Aosta, al via lo spoglio: centrodestra avanti

Urne chiuse ieri alle ore 23 nel territorio autonomo del Nord-Ovest d'Italia dove i cittadini non possono eleggere direttamente il presidente della Giunta, ma "solo" il Consiglio. Fi-FdI-Lega a quota 33% contro il 25% dell'Union Valdotaine: non c'è la maggioranza

Elezioni regionali in Valle d'Aosta, al via lo spoglio: centrodestra avanti
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Spoglio iniziato a partire dalle ore 8 di mattina di oggi quello per le elezioni regionali in Valle d'Aosta. Ieri, dalle 7 alle 23, i cittadini valdostani aventi diritto di voto si sono potuti recare ai seggi per decidere i componenti del nuovo Consiglio locale che, una volta proclamato e insediato, sceglierà il nuovo presidente della Giunta con maggioranza assoluta (almeno 18 voti su 35 menbri). In questa regione, infatti, non è prevista l'elezione diretta del governatore da parte degli elettori, ognuni dei quali ha potuto esprimere fino a tre preferenze per i candidati consiglieri della lista votata.

Con un affluenza definitiva pari al 62,98%, i primi dati parziali (30% delle schede scrutinate) vedono in testa il partito autonomista dell'Union Valdotaine con il 25,7%, seguito da Autonomisti di Centro al 13,4%, Forza Italia al 12,5%, Fratelli d'Italia all'11,6%, Partito Democratico al 9,9%, Lega all'8,9%, la lista civica unitaria "Valle d'Aosta Aperta" al 6,5%, Alleanza Verdi-Sinistra al 6,3%. Al momento, quindi, la somma dei tre partiti guidati rispettivamente da Antonio Tajani, Giorgia Meloni e Matteo Salvini guiderebbero la classifica di consenso con il 33,1%.

Se il centrodestra si è presentato come un'unica coalizione, come accade del resto a livello nazionale, dall'altra parte Partito Democratico e Alleanza Verdi-Sinistra si sono presentati separatamente, con il Movimento 5 Stelle che fa parte addirittura di un'altra alleanza chiamata "Valle d'Aosta Aperta". Alla lista o al gruppo di liste che ottiene almeno il 42% dei voti validi viene assegnato un premio di maggioranza pari a 21 seggi. Se nessuna lista o gruppo raggiunge questa soglia, i seggi verranno ripartiti secondo un criterio puramente proporzionale. Ed è proprio questa la situazione che si sta ormai profilando.

L'Union Valdotaine e i suoi alleati di centrosinistra (Pd e Autonomisti di Centro), pur non formalizzando una coalizione elettorale, raggiungerebbero insieme in questo momento il 49,1% dei voti validi.

Dunque, se nelle prossime settimane riuscissero a sancire un accordo di governo insieme per esempio ad Avs (anche se è complicato vedere un "inciucio" del partito di estrema sinistra a fianco dei centristi, per cui darebbero vita a una vera accozzaglia) potrebbero scegliere loro il nuovo governatore della Regione, a discapito del centrodestra vincitore politico di queste elezioni.

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