
Affluenza in leggero calo nelle Marche in occasioni delle elezioni regionali in cui si sceglierà il futuro presidente della Giunta e la composizione del nuovo Consiglio locale. I dati relativi alle ore 12 di oggi indicano una partecipazione al voto del 10,84%, ovvero quasi tre punti percentuali in meno rispetto alla stessa rilevazione alle precedenti consultazioni elettorali nella regione marchigiana del settembre 2020 (13,43%). Il risultato più elevato sotto questo punto di vista è stato registrato nella provincia di Pesaro Urbino (12,71%), seguita dalla zona territoriale di Ascoli Piceno (10,36%), poi Fermo (10,24%), Ancona (9,81%) e Macerata (9,75%). I prossimi dati sull'affluenza verranno diffusi alle ore 19 di questa sera.
Le urne rimarranno aperte fino alle ore 23 di domenica 28 settembre e riapriranno dalle 7 alle 15 di lunedì 29. I cittadini delle Marche potranno esprimere il proprio voto per una delle liste provinciali tracciando un segno nel relativo rettangolo. L'elettore può esprimere fino a due preferenze. Nel caso di più preferenze espresse, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l'annullamento della seconda preferenza. Qualora l'avente diritto di voto esprima la sua scelta soltanto per una lista provinciale, tale decisione si intende validamente espresso anche a favore del candidato a Presidente collegato alla lista stessa.
Il cittadino può anche esprimere soltanto il voto per il candidato a Presidente, senza alcun voto di lista, tracciando un segno sul simbolo o sul nome del candidato prescelto. In tal caso il voto si intende validamente espresso anche a favore della coalizione alla quale il candidato a Presidente votato è collegato (articolo 16, comma 7, della legge regionale n. 27/2004). Sono nulli i voti espressi a favore di una lista provinciale e di un candidato residente non collegato alla lista stessa: non è quindi consentito il voto disgiunto.
Il sistema elettorale prevede 30 seggi attribuiti con sistema proporzionale in liste circoscrizionali corrispondenti ai territori delle province di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino (lo stabilisce la già citata legge del 2004). Il premio di maggioranza dà alla coalizione vincente almeno il 55% dei seggi. Se chi vince ottiene almeno il 43% dei voti validi, i seggi garantiti diventano 19 su 30 (e scendono a 18 se si ottiene fra il 40 e il 43% dei voti). La soglia di sbarramento è fissata al 5% per le coalizioni, escluso il caso in cui una lista contenuta nella coalizione abbia ottenuto il 3% dei voti validi.
È invece del 21,68% il dato complessivo dell'affluenza al voto per le elezioni regionali che si tengono in Valle d'Aosta - dove ci si potrà recare alle urne fino alle 23 di stasera - registrato sempre alle ore 12 di oggi. Hanno votato in 22.379 su 103.223 aventi diritto.
Nel 2020 (quando le elezioni si svolgevano invece su due giornate) l'affluenza a mezzogiorno era stata del 17,66%, Oltre al rinnovo del Consiglio regionale (in questo ente territoriale non è prevista l'elezione diretta del Presidente della Giunta) si vota anche per la scelta dei sindaci e dei Consigli comunali di 65 comuni. Nella città di Aosta il dato dell'affluenza alle ore 12 è di 19,06%, pari a 5.448 votanti su 28.590 aventi diritto; cinque anni fa era stata del 16,65%.