Intesa tra la Finanza e l’Ama: TaRi, controlli agli esercizi

Da ieri, grazie a un protocollo d’intesa tra l’Ama e la Gurdia di Finanza, quest’ultima richiede l’esibizione della ricevuta di avvenuto pagamento della Ta.Ri. (tariffa rifiuti) ai titolari di esercizi pubblici della capitale. Si tratta del primo accordo in Italia, di cooperazione di questo tipo tra le Fiamme gialle e un’azienda dei servizi pubblici locali. Ama fornirà alla Finanza gli elenchi dei soggetti economici titolari di partita Iva (negozi, bar, ristoranti, studi professionali) obbligati a versare il corrispettivo per lo svolgimento del servizio di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e qualsiasi altro elemento di conoscenza per realizzare «più snelli e spediti controlli su fatti anomali o illeciti». La Guardia di Finanza, dopo i controlli, redigerà un verbale delle operazioni compiute comunicando all’Ama gli estremi della ricevuta di pagamento o l’esito negativo della verifica. Secondo quanto stimato, già nel 2007 saranno oltre 30mila i controlli sulle utenze non domestiche della capitale, che saranno effettuati nel corso delle normali verifiche. L’intesa, che è partita ieri, durerà fino alla fine del prossimo anno e sarà rinnovata tacitamente di anno in anno.

«Ama - dice il presidente Ama Giovanni Hermanin - è impegnata nell’attività di recupero dell’evasione totale o parziale della tariffa, evasione che danneggia in primo luogo i cittadini romani onesti che pagano quanto dovuto. La collaborazione con la Guardia di Finanza per noi è estremamente importante e rappresenta un passaggio strategico per contrastare questi fenomeni e prevenire la morosità».

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