Intesa È scontro Guzzetti-Chiamparino: «La bocciatura di Salza è colpa di Torino»

Atmosfera di guerra tra i grandi soci di Milano e Torino a poche settimane dall’assemblea di Intesa Sanpaolo chiamata a rinnovare il consiglio di sorveglianza e, a cascata, quello di gestione. Il presidente della Cariplo, Giuseppe Guzzetti, ha risposto con toni furibondi all’attacco sferrato dal sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, sulla genesi della candidatura di Domenico Siniscalco al posto di Enrico Salza per la presidenza del consiglio di gestione della superbanca. Il presidente della Cariplo, che guida anche l’Acri, si è detto indignato per la ricostruzione fatta dal primo cittadino in un’intervista a «Repubblica». Chiamparino, vicinissimo al presidente della Compagnia San Paolo, Angelo Benessia, ha prima consegnato al quotidiano il suo endorsement per Siniscalco, definendolo «senza dubbio il candidato giusto» per Torino. Aggiungendo però, convinto che si trattasse di un colloquio informale, che la Compagnia ha scaricato il «soldato Salza» per colpa dell’indisponibilità di Guzzetti a collaborare per cambiare la governance di Intesa abbandonando l’assetto duale. L’operazione non è poi andata in porto perché, con il passaggio a un solo cda, l’ad Corrado Passera o il presidente Giovanni Bazoli si sarebbero dovuti «fare da parte» per lasciare spazio a un torinese. E Guzzetti «uomo di potere» non si è speso nella mediazione. Durissimo il contrattacco del numero uno di Cariplo: «Ho letto con stupore, sconcerto, sorpresa e indignazione» le parole di Chiamparino, ha rimarcato Guzzetti secondo cui la ricostruzione di Chiamparino «evidenzia il tentativo di sfuggire, maldestramente, alla responsabilità delle scelte e degli accordi da lui promossi». Si tratta quindi di una versione dei fatti «fantasiosa» e «falsa».

Al contrario le ragioni dell’opposizione alla conferma di Salza - conclude Guzzetti - sono da «riferire esclusivamente a rivalità, intrighi e contrasti interni al mondo torinese». La Compagnia ha indicato sia Siniscalco sia Andrea Beltratti, spaccandosi sulle preferenze. Ieri Beltratti ha provato a smorzare gli animi dicendo di non voler contendere la poltrona a Siniscalco.