Roma

Introduce in Italia quattro «finti» figli

Con l’accusa di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, un etiope naturalizzato svedese che tentava di far entrare illegalmente in Italia quattro somali minorenni facendoli passare per suoi figli, è stato arrestato a Fiumicino dalla Polaria.
A condurre l’operazione di Polizia Giudiziaria, che ha portato all’arresto di Jama Guled Abdi, 34 anni e al respingimento dei quattro somali, un ragazzo e tre ragazze di età compresa tra i 16 e i 17 anni, è stata l’Unità Mobile Specializzata dell’Ufficio di Polizia di Frontiera impegnata nell’ambito della quotidiana attività di lotta all’immigrazione clandestina. A mettere gli agenti della Polaria sulle tracce del gruppo appena arrivato in aeroporto da Honk Kong con un volo di linea della Cathay Pacific Airways, è stato un avvertimento giunto dal collaterale servizio anglosassone «grazie - si legge in una nota della Polaria - al sempre più consolidato clima di cooperazione esistente nel campo del controllo delle frontiere e dell’immigrazione tra l’Italia ed i maggiori Paesi europei». Fermati per i controlli, alla richiesta di esibire i documenti di viaggio, dal quintetto spuntava il trentaquattrenne Jama Guled Abdi, giovane etiope naturalizzato svedese che, senza esitazione, esibiva il suo passaporto comunitario nel quale si poteva leggere che gli altri adolescenti, tutti di un’età compresa tra gli 11 e i 15 anni, altri non erano che i suoi presunti quattro figli minori.

Constatata l’apparente anomalia della situazione, il passaporto veniva pertanto sottoposto ad un accurato esame tecnico grazie al quale ne veniva accertata la parziale contraffazione proprio nella zona riferita all’iscrizione dei figli minori, elemento, questo, confermato successivamente attraverso un riscontro effettuato con la collaborazione dell’Ambasciata Svedese a Roma.

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