I candidati membri Ue Sul fronte degli aspiranti membri dell'Unione Europea, invece, resta come sorvegliata speciale la Turchia, in attesa delle elezioni del 22 luglio. Varsavia può contare su una crescita del Pil del 6,6% invece del previsto 5,5%. Il dato è stato ritoccato in seguito all’accelerazione record del primo trimestre che ha visto la crescita dell’economia polacca al 7,4%.
Al rialzo anche la Repubblica ceca, dal 4,5% al 5,6%. Continuerà la crescita della Slovenia, trainata dagli investimenti (5,7% invece che il precedente 5,2%) e della vicina Slovacchia, che dovrebbe rimanere attorno a un notevolissimo 9%. La sorpresa Ungheria Secondo il documento, Bratislava è anche l’unica che corre per raggiungere il traguardo dell’Eurozona, mentre gli altri membri Ue non fanno salti mortali verso la moneta unica. La vera sorpresa viene dall’Ungheria, che superato lo scoglio della depressione dei consumi in seguito alle misure di austerità adottate dal governo potrà contare su robuste esportazioni che potranno far salire la crescita fino al 3%. Sul fronte dei Baltici, le prospettive rimangono invariate, come invariata resta la necessità dei politiche macroconomiche che possano raffreddare l’economia e la crescita dell’inflazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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