Invita unamica a cena, facendole credere che sarebbe stato il loro primo appuntamento da fidanzati, poi la stupra, e una volta finito il suo turno la concede a un amico che nel frattempo si era appostato in unaltra stanza. Lo stupro, che si stava trasformando di gruppo, visto che in casa si sentivano voci di altri uomini, è stato interrotto dalla prontezza della vittima, una trentenne romena, come i suoi violentatori: non vi denuncerò, lasciatemi andare. E accaduto la notte del 30 aprile a Guidonia. Giovedì notte, però, i due amici, D. L., 23 anni, laspirante fidanzato, e M. M. C., 21 anni, entrambi clandestini, sono stati arrestati a Castel Madama dagli agenti del commissariato di Tivoli con laccusa di violenza sessuale.
La giovane, infatti, una laurea in pedagogia e assunta regolarmente in un noto bar del centro a Roma, due giorni dopo lo stupro, ha deciso di raccontare tutto alla polizia. Gli investigatori non escludono che lo scopo dei due, incontrati in una discoteca, fosse di avviare la giovane alla prostituzione credendola clandestina e quindi ricattabile.La invita a cena, poi la stupra con un complice Lei fugge e li denuncia: arrestati due romeni
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