Economia

Invitalia: l'utile netto 2008 sale a 6,5 milioni

Tagliato il ricorso a prestazioni esterne scese e sfoltite le società del gruppo, l'agenzia ha potuto concentrarsi sul sostegno alle imprese e alla pubblica amministrazione e sullo sviluppo della banda larga e del turismo. Soddisfatto l'ad Arcuri.

L'assemblea degli azionisti di Invitalia (ex Sviluppo Italia) ha approvato il bilancio 2008 che si è chiuso con un utile di 6,5 milioni di euro, in aumento rispetto ai 2,7 milioni dell'esercizio precedente (-51 milioni nel 2006).
Il ricorso a prestazioni esterne all'azienda è stato drasticamente ridotto: si è passati dai 70,5 milioni del 2006 ai 38,2 milioni del 2008 dei quali soltanto 9,6 non all'interno del gruppo.
Tra le attività di Invitalia, nel 2008 sono state finanziate 5.126 domande su 8.289 presentate per accedere alle agevolazioni per l'autoimprenditorialità e sono stati avviati 3 nuovi insediamenti produttivi con 420 milioni di euro complessivamente erogati e la creazione di 11.976 nuovi posti di lavoro.
Gli interventi di programmazione e pianificazione strategica a supporto della pubblica amministrazione sono stati 172. Tra questi, sono stati selezionati 26 nuovi siti per interventi di reindustrializzazione e recupero ambientale, individuati 8 poli museali nel Mezzogiorno e realizzati 8 nuovi incubatori di impresa per un investimento complessivo di 26 milioni di euro.
Tra le principali società controllate, Infratel Italia, nell'ambito del progetto del governo di realizzazione della larga banda nel Mezzogiorno, ha completato nel 2008 l'infrastrutturazione in 232 aree, interessando una popolazione di 800 mila abitanti, con un investimento di 103 milioni di euro per 1.810 chilometri di fibra ottica posata.
Sviluppo Italia Aree Produttive ha gestito e realizzato 65 commesse relative a bonifiche e reindustrializzazione di siti produttivi inquinati. Italia Turismo ha avviato un investimento complessivo di 200 milioni di euro per la realizzazione di 3 nuove strutture ricettive (resort di livello internazionale) in Sicilia e in Calabria e alla riqualificazione di villaggi turistici già operanti in Puglia e Calabria. Le partecipazioni del Gruppo in società sono passate da 216 a 24; le 17 società regionali sono state quasi tutte cedute alle Regioni o poste in liquidazione; il numero dei dipendenti è sceso da 1727 a 1050.


Soddisfatto l'ad Domenico Arcuri: «L'agenzia sta dimostrando di poter svolgere un ruolo attivo anche in un periodo di congiuntura sfavorevole».

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