«Noi trattiamo i cavalli con i guanti, come se fossero nostri figli». Bruno Grizzetti, allenatore a San Siro da ventanni, rimane senza parole quando viene a sapere dellesposto presentato dallassociazioni Aidaa contro alcuni allenatori del galoppo che dopano i cavalli. E rilancia: «Invito il presidente dellassociazione nelle mie scuderie per far vedere con quanta cura ci occupiamo degli animali. Addirittura laviamo con attenzione biada, carote e fieno». Grizzetti, uno dei più noti allenatori dellippodromo, sostiene che «oltre il 90 per cento degli allenatori sia pulito» e crede che intono allippica ruotino solo «tante dicerie, tante leggende metropolitane» che non trovano alcun riscontro. Gli animalisti hanno chiesto lintervento della Procura per vederci chiaro nella questione doping, ma Grizzetti spiega: «Al massimo si usano degli antinfiammatori, lequivalente dellAulin. Per acquistare un cavallo si spendono oltre 100mila euro, figuriamoci se non lo si tratta con tutte le cure. Chi fa questo mestiere lo fa per passione, non per denaro». Qualche mela marcia ci sarà anche nel mondo dellippica. «Ma è come quando si sente parlare dei preti pedofili - spiega Grizzetti - Questo non vuol dire che tutti gli altri non siano delle brave persone, anzi».
Anche lUnione nazionale degli allenatori del galoppo smentisce la presenza di droghe nelle scuderie: «Su oltre 22mila prelievi allanno - fa notare - meno di cento sono positivi e per la stragrande maggioranza si tratta di casi in cui sono state trovate code di somministrazione di farmaci, formalmente doping, ma sostanzialmente presenze non in grado di alterare le prestazioni del cavallo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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