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Iran, torna la protesta, la polizia spara sulla folla

La polizia attacca il corteo diretto all'Università. Dieci anni fa la rivolta degli studenti

Iran, torna la protesta, 
la polizia spara sulla folla

Teheran - Sono migliaia i dimostranti che sono stati dispersi oggi con la forza dalla polizia vicino all’Università di Teheran, nel centro della capitale iraniana. Ne dà notizia la Cnn online, citando un giornalista sul posto. Gli agenti anti-sommossa sono affiancati da miliziani Basiji, i paramilitari abitualmente impiegati nella repressione delle proteste di piazza. Secondo la fonte circa 2.000-3.000 persone sono state caricate dalla polizia mentre tentavano di raggiungere l’Università, teatro nel luglio 1999 di una protesta studentesca che fu soffocata nel sangue. Molti dimostranti sono stati percossi sulle braccia e sulla schiena dai Basiji. I miliziani hanno tentato di convincere un uomo con la faccia sanguinante a salire su un’ambulanza, ma lui ha rifiutato, sempre secondo il giornalista. Anche la France Presse, citando testimoni, ha parlato di circa 3.000 manifestanti vicino all’Università. Molti scandivano slogan come "Liberate i prigionieri politici" e "Morte al dittatore", secondo le fonti.

I blogger: almeno due morti
Almeno due manifestanti sarebbero stati uccisi da colpi d’arma da fuoco e altri 12 sarebbero rimasti feriti negli scontri con le forze di sicurezza, secondo alcuni messaggi comparsi su Twitter, il sito di microblogging che i giovani iraniani usano per raccontare le proteste. Alcuni dimostranti hanno preso in ostaggio un miliziano Basiji sulla piazza Enghelab, vicino all’Università di Teheran, nel centro della capitale, scrivono ancora i blogger, la cui attendibilità non può essere verificata.

Colpi di pistola Spari in aria sono stati confermati da testimoni all’agenzia di stampa Reuters. Vi sarebbero scontri anche in altre zone della capitale iraniana, da piazza Vanak fino a piazza Vali Asr, mentre nei quartieri centrali di Teheran vi sarebbe un black-out delle linee di telefonia mobile.

Altri messaggi, pubblicati su Twitter, parlano di cariche della polizia in altre città del Paese come Isfahan e Shiraz. Le notizie "postate" dei blogger non sono confermate da fonti indipendenti poichè i pochi giornalisti stranieri presenti nel Paese sono limitati negli spostamenti ed è impedito loro di raccontare le protest

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