da Milano
Iride ed Enìa avviano la fusione, mentre lesclusa Hera, dopo la sfuriata del sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, mostra una posizione più diplomatica attraverso il suo presidente Tomaso Tommasi di Vignano. Ieri, infatti, si sono tenuti i due consigli di amministrazione di Iride ed Enìa: nella tarda serata hanno approvato la struttura della fusione che dovrà essere sottoposta allapprovazione dei comuni azionisti: Torino e Genova per Iride, Parma, Piacenza e Reggio per Enìa.
La fusione avverrà per incorporazione di Enìa in Iride: il concambio è stato fissato a quota 4,2 azioni Iride per ogni titolo Enìa. Nascerà un gruppo che (sommando i risultati delle due società) nel 2007 ha realizzato un fatturato di 3,7 miliardi (circa 2,5 Iride e 1,2 Enìa), con utili per 115 milioni di Iride e 27,4 di Enìa. Nel primo semestre di questanno i ricavi di Iride hanno sfiorato 1,2 miliardi, quelli di Enìa sono stati di 682 milioni, con un utile netto di 93 milioni per Iride e di 27 per Enìa.
Quella che doveva essere la grande multiutility del Nord, dal Piemonte fino allAdriatico se si fosse aggregata anche Hera, nasce così in formato ridotto, ma compatto, forte nella produzione elettrica grazie agli impianti idroelettrici e a gas di Iride, e, in prospettiva, nellapprovvigionamento di metano con i due rigassificatori di Livorno (con la tedesca E.On) e di Gioia Tauro (con Sorgenia che fa capo alla Cir di Carlo De Benedetti). Quello che verrà a mancare al nuovo gruppo sarà tutto limportante mercato della Romagna rappresentato da Hera.
Ma i problemi ancora aperti sembravano insormontabili, sia per la spinta dei sindaci (soprattutto di quello di Genova), sia, sembra, per questioni di management. Tra laltro, mentre mercoledì Cofferati sosteneva che la questione dei concambi era stata risolta, fonti vicine a Iride affermavano il contrario. Acqua passata, comunque: ieri il presidente di Hera, Tommasi di Vignano è stato molto realistico: «Continuiamo con la politica delle piccole acquisizioni - ha detto - anche se il problema di raggiungere una taglia adeguata resta - ha aggiunto riferendosi al mancato accordo con Iride-Enìa - noi siamo sereni, in questo affare abbiamo messo tutto limpegno possibile. Siamo anche senza alcuna spocchia convinti di aver fatto bene e con grande serietà».
Lasciata alle spalle Hera, ieri sera Iride ed Enìa dovevano trovare un accordo su una massa di questioni non da poco: dal concambio, alla sede, ai tempi della fusione. La riunione fiume dei due cda si è protratta ben oltre la tarda serata.
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