Israele «avverte» i palestinesi pronta unoffensiva contro Gaza
17 Luglio 2005 - 00:00Carri armati con la stella di David si ammassano nel sud del Paese pronti a invadere la Striscia
da Gerusalemme
Se non dovessero cessare gli attacchi dei gruppi armati palestinesi, Israele potrebbe scatenare unoffensiva militare su larga scala a Gaza. Il ministro della Difesa Shaul Mofaz ha dato ordine ai comandi militari di prepararsi per un grande attacco a terra nella Striscia se la violenza dei miliziani dovesse continuare. Concentrazioni di blindati con la stella di Davide sono in corso vicino al confine con Gaza e nellarea delle colonie del Gush Katif, nel sud della Striscia.
La manovra sembra costituire anche un tentativo di pressione psicologica sui gruppi armati perché cessino gli attacchi e sul presidente Abu Mazen perché si opponga ai miliziani. «È lultima chance per Abu Mazen» ha titolato oggi Ynet, ledizione elettronica del più diffuso giornale israeliano Yediot Ahronot. Linizio delloffensiva è però legato a un via libera ai più alti livelli politici.
Intanto, il premier israeliano Ariel Sharon ha affermato in unintervista a un canale tv privato che eventuali attentati «non impediranno» il ritiro da Gaza previsto per la metà di agosto. «Il ritiro avverrà entro il calendario fissato dal governo e approvato dalla Knesset», ha affermato Sharon. «Nuovi attentati non impediranno il ritiro perché non si tratta di unoperazione legata al terrorismo e non avverà sotto il fuoco. Ma in caso di attacchi, la reazione di Israele sarà molto dura», ha precisato il premier israeliano.
Sono ore di altissima tensione in Medio Oriente dove, dopo la settimana più violenta dallinizio dellanno, israeliani e palestinesi sono pericolosamente in bilico fra una possibile ripresa della spirale della violenza e unipotetica tenuta della tregua in vigore da febbraio.
Dopo la fiammata di violenza degli ultimi giorni, quella di ieri è stata una giornata relativamente più calma. Ma i miliziani di Hamas hanno continuato a sparare razzi Qassam e proiettili di mortaio contro le colonie ebraiche a Gaza e contro il vicino territorio israeliano, senza però fare vittime.
Il rischio grave di una implosione della tregua e di una ripresa delle violenze fra israeliani e palestinesi ha portato Usa ed Egitto a predisporre missioni di mediazione.
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