Italia 1 lancia il reality educativo

La stagione ormai è andata e dunque tanto vale sperimentare. Mercoledì ci prova Italia 1 sparando in prima serata Fratello maggiore, format della Magnolia capitanata da Ilaria Dallatana. Vediamo se il pubblico vuole davvero una tv più seria e costruttiva o preferisce ancora quella spegnicervello. L’idea del nuovo «reality educativo» è parlare dei problemi della gente comune: nella puntata pilota si presentano due famiglie nelle quali i figli adolescenti si ribellano, non riconoscono l’autorità dei genitori, fanno il cavolo che pare loro. Ma qui entra in scena Clemente Russo, pugile vicecampione olimpico a Pechino, già protagonista di Tatanka al cinema, il fratello maggiore del titolo: ehi ragazzi, io le so tutte perché ne ho fatte peggio di voi, ma date retta, vi fate solo del male... All’Auditel il verdetto.
La figlia della Streep fa «Smash» Grace Gummer, terzogenita di Meryl Streep e Don Gummer, sarà la new entry di Smash nel ruolo della figlia di Eileen Reed, la produttrice interpretata da Anjelica Houston. Secondo alcuni rumors, Gummer ha molte probabilità di entrare nel cast fisso della serie firmata da Steven Spielberg sul musical imperniato sulla vita di Marilyn Monroe. La vedremo su Mya nella puntata del primo aprile.
Insinna allena «Il braccio e la mente» Tutto pronto per il nuovo preserale di Canale 5, sulla rampa di lancio per la parte finale della stagione. S’intitola Il braccio e la mente e lo condurrà l’affabulatore Flavio Insinna. Coppie di concorrenti si sfidano con prove di intelligenza e conoscenza e prove di forza e abilità fisica, ce n’è per tutti i gusti. I numeri zero visti a Cologno sono piaciuti e circola una certa soddisfazione per questo che, dopo Avanti un altro e Money Drop sarà il terzo game show provato in quest’annata.
L’enfasi di Valsecchi per Müller Venerdì scorso, dopo un’estenuante querelle, Marco Müller è stato nominato direttore del Festival del Film di Roma. Da segnalare il commento di Pietro Valsecchi, patron di Taodue: «Müller ha resistito e ha vinto come l’omino di piazza Tienanmen davanti ai carri armati». Non sarà un po’ troppo?
Siamo tutti frecceriani Dopo dieci anni di esilio, di cui quattro trascorsi a Rai4, che avrebbero logorato un eremita, alla vigilia del cambio di vertice in Viale Mazzini poteva essere la volta buona per la riabilitazione di Carlo Freccero, risorsa intellettuale di qualsiasi azienda lo schieri.

Perciò è doppiamente nefasto l’autogol della telefonata delirante a Fancesco Borgonovo, una trappola dalla quale è dura risalire. Un mediocre telefilm zapateriano come Fisica e chimica non meritava questo can can.
twitter@MCaverzan

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