«Italia, eccomi» Baggio esce dall’esilio e torna azzurro in Figc

Un veloce viaggio in treno da Firenze, tanto per usare subito un basso profilo, poi l’atteso sì in via Allegri davanti al presidente Figc Abete e a Renzo Ulivieri, suo mentore. Domani il Consiglio Federale ratificherà la nomina di Roberto Baggio a presidente del settore tecnico. «L’ultima volta che era entrato nel palazzo romano della Figc ero ancora un giocatore, metterò grande passione nel nuovo incarico, ho dato la massima disponibilità», così l’ex Divin Codino, uno dei giocatori italiani più forti di tutti i tempi e certamente fra i più amati, uscito finalmente dall’enclave di casa sua dove si era rifugiato al termine della carriera. Si era ritirato il 16 maggio 2004 al «Meazza» dopo un Milan-Brescia. Da allora Roby era sempre stato lontano dal mondo del pallone, dedicandosi alla famiglia, alla religione buddista e alla sua grande passione: la caccia nelle Pampas argentine, dove possiede una fazenda. Ora sostituirà Azeglio Vicini, l’ex ct azzurro che nelle notti magiche del Mondiale italiano avviò di fatto la sua splendida avventura in Nazionale.
Stupisce il suo entusiasmo, in fondo la nomina non comporta uno stipendio, ma solo un rimborso spese, nè uno posto in consiglio federale. Segno che Baggio vuole dare una mano concreta al movimento che gli ha garantito fama e denaro per molti anni. E Abete potrà schierare un nome illustre nel programma di rilancio del movimento calcistico italiano dopo il fallimento dell’avventura mondiale e gli schiaffi ricevuti a livello internazionale (leggi la recente bocciatura della candidatura di Euro 2016).
Al di là della forte personalità di Baggio, non un manager ma un ottimo conoscitore del calcio italiano e sicuramente capace di orientare al meglio il lavoro dei suoi collaboratori, c’è da chiedersi se il presidente del Settore tecnico di Coverciano possa mettersi alla testa della struttura che deve governare la scuola allenatori di Coverciano, dare impulso alle attività e nello stesso tempo mettersi a frequentare il corso. Roby dal 20 luglio sta frequentando il centro tecnico fiorentino per diventare tecnico di base. E nonostante il corso Uefa-B inizierà solo a settembre, Baggio sta già seguendo le lezioni di Biagio Savarese su lezioni di metodologia d’allenamento, tecnica calcistica e di spogliatoio. Sarà il benvenuto tra i nuovi tecnici, solo un grande talento può trasmettere ai ragazzi quali sono i percorsi virtuosi da battere nel calcio. Ma chissà se fare il «preside» e l’allievo della scuola non gli creerà problemi particolari.


Intanto oggi Abete incontrerà i rappresentanti della Lega di A Beretta e Brunelli e quelli dell’Assocalciatori, per avviare il percorso di un accordo sul rinnovo dell’accordo collettivo (scaduto lo scorso 30 giugno), e scongiurare così il rischio di uno sciopero sulla prima del campionato.

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