da Milano
«Ci aspettano almeno tre anni di crisi. Il mercato italiano dellauto è il peggiore in Europa e continua a essere fortemente drogato. Delle 184mila immatricolazioni di giugno, 40mila erano rappresentate da chilometri zero», ovvero quelle automobili che le case fanno immatricolare ai concessionari che poi rivendono con un apprezzabile sconto. È Lucio Guerriero, amministratore delegato di Land Rover Italia (gruppo Tata), a uscire, primo fra i top manager, allo scoperto e a delineare lo stato dellarte del mercato.
La proiezione ufficiale delle vendite per fine anno è stata da poco rivista al ribasso (2,1 milioni di unità), ma se si dovesse tenere conto delle immatricolazioni «gonfiate» («circa 100mila da gennaio a giugno», ha detto Guerriero, a fronte di un mercato che ha perso il 19,5% lo scorso mese), il 2008 chiuderebbe sotto quota 2 milioni di unità. Ipotesi questa peraltro già riportata dal Giornale. «Quello che stiamo vivendo - ha aggiunto Guerriero - non è una bolla, bensì una vera crisi strutturale».
A non far dormire sonni tranquilli al mercato è soprattutto il caro-petrolio.
Senza contare limpatto sul sistema economico provocato dai mutui subprime, un virus che nellultimo anno ha costretto le banche di tutto il mondo a cancellare asset per 160 miliardi di dollari dai propri bilanci.
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