Gli italiani campioni nel Mondiale di sesso

L’84% degli intervistati preferisce fare l’amore a letto, il 3% vorrebbe farlo in aeroporto

Nino Materi

Correva l’anno 1978 e ai mondiali di calcio in Argentina Maradona sollevava la celebre Coppa. Nello stesso anno si correva anche nei cinema (quelli contrassegnati dalle tre XXX) per assistere al film «Moana e Cicciolina al Mundial», pellicola cult che ancora oggi detiene il record di incassi nella categoria «porno».
Da allora è trascorso quasi un trentennio: le sale a luci rosse ormai sono spente, Moana è diventata un «mito», Cicciolina vive di rendita grazie a quanto ha guadagnato col sudore della fronte. Ma il binomio calcio-sesso continua a illuminare la fantasia di molti appassionati in ossequio al principio - a metà strada tra Freud e Bearzot - secondo cui la traiettoria di una palla che entra in rete altro non è che la trasposizione, in versione soccer, di un rapporto di natura più intima.
A rinverdire i fasti del genere erotico-sportivo, provvede adesso un «super sondaggio» del mensile Men’s Healt che per la copertina di giugno punta sull’uomo simbolo del football al peperoncino: Alessandro Nesta.
Ma il «meglio» lo troverete da pagina 74 a pagina 80, sotto il titolo «Sondaggio mondiale: il sesso secondo noi»; seguono tre righe che sono tutte un programma: «Quarantadue Paesi, 40 mila lettori di MH tra i 17 e i 45 anni. Le loro esperienze e fantasie, i loro consigli. Per ottenere (e farle ottenere) il massimo del piacere. Leggi, confronta, impara». Seguiamo il consiglio alla lettera; iniziamo così a leggere e a confrontare, nell’illusione di imparare.
La ricerca comincia con una domanda-chiave: «Chi vince ai Mondiali del sesso?». I legittimi dubbi sull’attendibilità del campione vengono subito spazzati: «Maschi che non hanno avuto pudori nel rivelare i dettagli della loro vita tra le lenzuola e si sono mostrati, finalmente, più ottimisti rispetto alle loro “dotazioni” di base e con una discreta di dose di faccia tosta nel valutare le loro performance».
Si parte. Un Mundial che si rispetti non può che iniziare con il capitolo «Turni preliminari»: «Nelle delicate manovre di riscaldamento, i favoriti sono gli inglesi, che dedicano al petting quasi 18 minuti, tra baci appassionati ed effusioni». Gli italiani, però, fanno meglio: 20 minuti.
Capitolo due, «Utile melina»: «Prima di andare in gol con una donna, gli italiani si rivelano dei veri fuoriclasse dello slow love».
Capitolo tre, «Spazio ai fantasisti»: «Sono in tanti gli italiani ad applicare il Codice Rocco (Siffredi), che nello spot dello scandalo faceva capire che non bisogna lasciarsene scappare nessuna. Nella loro vita i nostri connazionali arrivano a otto». Un piazzamento di rispetto.
Capitolo quattro, «Attacco a tre punte»: «Quando si entra nella fase decisiva del torneo, molti italiani sognano di avere almeno due compagne d’area». Attenzione al marcamento a uomo.
Capitolo cinque, «Falli di mano»: «In tema di azioni “solitarie” (4 alla settimana) gli italiani si rivelano degli autentici leader». C’è da esserne orgogliosi?
Capitolo sei, «Quelli che il doping...»: «I furbetti del mondialino? L’8% degli italiani cerca un rigido aiuto nel Viagra». Non siamo sul podio più alto, ma abbiamo ottime possibilità di conquistarlo.


Capitolo sette, «Chi alza la coppa?»: «Finalissima Italia-Brasile. Ma non c’è partita: il 60% degli “azzurri” dichiara infatti di essere sicuro di soddisfare sempre e comunque la partner».
Sugli spalti gran sventolìo di bandiere tricolori.

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