«Iveco riprende il negoziato con Tata Presto in Russia con i camion pesanti»

Parla l’ad Paolo Monferino. A inizio 2009 una decisione sugli Usa. Ipotesi Kamaz per Mosca

da Milano

«I colloqui con Tata hanno subito un rallentamento, motivato dalla chiusura dell’operazione indiana su Jaguar e Land Rover. Penso che presto torneremo a discutere. Sul tavolo ci sono diversi progetti che hanno come obiettivo la cooperazione congiunta in alcune aree del mondo. Qualche esempio? Sud Africa, Sudest asiatico e alcune regioni dell’America latina».
Paolo Monferino, amministratore delegato di Iveco (Fiat Group), di passaggio a Milano dove ha consegnato al Comune alcuni furgoni Daily «ibridi» in collaborazione con FedEx, si sofferma con il Giornale su alcuni dei temi caldi della divisione. Tra questi c’è la trattativa con il partner Tata che dovrebbe portare, in virtù della lettera d’intenti siglata nel febbraio 2007, ad alcune joint venture; il caso Stati Uniti; e l’espansione in Russia. E proprio la presenza di Ratan Tata, martedì prossimo a Torino, per un incontro nell’ambito del Forum India-Italia, ideato da Luca di Montezemolo insieme all’industriale di Mumbai, potrebbe essere l’occasione per riallacciare tutti i discorsi aperti tra il gruppo Tata e Fiat, sia nel settore dell’auto sia in quello dei camion.
L’impressione, ascoltando Monferino, è che solo all’inizio del prossimo anno sarà presa una decisione sugli Stati Uniti (i tempi dello sbarco in sinergia con la struttura «cugina» di Cnh, ben radicata sul territorio Usa), ma tra le priorità c’è soprattutto l’opzione Russia. Un annuncio, a questo proposito, è atteso solo dopo l’avvio dello stabilimento che nascerà a fine 2008 in base agli accordi con Samotlor. La fabbrica sfornerà furgoni e minibus Daily che saranno venduti, con il marchio italiano, anche nei Paesi limitrofi a Mosca. «Ora - spiega Monferino al Giornale - stiamo lavorando su più fronti allo scopo di portare in Russia anche i camion pesanti attraverso partnership o soluzioni stand alone. L’investimento per una fabbrica è un passo molto importante. In Russia esistono alcuni partner possibili. Le valutazioni in corso sono solo con realtà locali. In proposito c’è più di un’opzione aperta». Nomi Monferino non ne fa. Nei giorni scorsi, però, l’agenzia Interfax ha rilanciato la notizia secondo cui «Iveco è una delle tre società rimaste in corsa per una partnership strategica con Kamaz, il più grande produttore russo di camion». L’agenzia ricorda anche che la banca d’investimenti Troika Dialog, azionista di riferimento della società, ha definito la short list per l’operazione: Iveco dovrà vedersela con Volvo e Daimler. Il responsabile della divisione parla anche del momento congiunturale difficile: «È ancora presto per tirare le somme - dice - la prima parte dell’anno ha registrato un trend di crescita. Qualche rallentamento è emerso negli ultimi due mesi, non so se a causa della situazione economica o per problemi più di carattere psicologico. Critica è tutta l’area spagnola, dove i volumi sono in generale bassi.

Molto bene è invece l’America latina, in forte crescita grazie ai fondamentali dell’economia estremamente positivi». Mercoledì il cda Fiat approverà i dati del secondo trimestre. Gli analisti vedono una Iveco in gran spolvero: utile operativo stimato a 265 milioni (da 224 del trimestre 2007).

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