da Milano
«I colloqui con Tata hanno subito un rallentamento, motivato dalla chiusura delloperazione indiana su Jaguar e Land Rover. Penso che presto torneremo a discutere. Sul tavolo ci sono diversi progetti che hanno come obiettivo la cooperazione congiunta in alcune aree del mondo. Qualche esempio? Sud Africa, Sudest asiatico e alcune regioni dellAmerica latina».
Paolo Monferino, amministratore delegato di Iveco (Fiat Group), di passaggio a Milano dove ha consegnato al Comune alcuni furgoni Daily «ibridi» in collaborazione con FedEx, si sofferma con il Giornale su alcuni dei temi caldi della divisione. Tra questi cè la trattativa con il partner Tata che dovrebbe portare, in virtù della lettera dintenti siglata nel febbraio 2007, ad alcune joint venture; il caso Stati Uniti; e lespansione in Russia. E proprio la presenza di Ratan Tata, martedì prossimo a Torino, per un incontro nellambito del Forum India-Italia, ideato da Luca di Montezemolo insieme allindustriale di Mumbai, potrebbe essere loccasione per riallacciare tutti i discorsi aperti tra il gruppo Tata e Fiat, sia nel settore dellauto sia in quello dei camion.
Limpressione, ascoltando Monferino, è che solo allinizio del prossimo anno sarà presa una decisione sugli Stati Uniti (i tempi dello sbarco in sinergia con la struttura «cugina» di Cnh, ben radicata sul territorio Usa), ma tra le priorità cè soprattutto lopzione Russia. Un annuncio, a questo proposito, è atteso solo dopo lavvio dello stabilimento che nascerà a fine 2008 in base agli accordi con Samotlor. La fabbrica sfornerà furgoni e minibus Daily che saranno venduti, con il marchio italiano, anche nei Paesi limitrofi a Mosca. «Ora - spiega Monferino al Giornale - stiamo lavorando su più fronti allo scopo di portare in Russia anche i camion pesanti attraverso partnership o soluzioni stand alone. Linvestimento per una fabbrica è un passo molto importante. In Russia esistono alcuni partner possibili. Le valutazioni in corso sono solo con realtà locali. In proposito cè più di unopzione aperta». Nomi Monferino non ne fa. Nei giorni scorsi, però, lagenzia Interfax ha rilanciato la notizia secondo cui «Iveco è una delle tre società rimaste in corsa per una partnership strategica con Kamaz, il più grande produttore russo di camion». Lagenzia ricorda anche che la banca dinvestimenti Troika Dialog, azionista di riferimento della società, ha definito la short list per loperazione: Iveco dovrà vedersela con Volvo e Daimler. Il responsabile della divisione parla anche del momento congiunturale difficile: «È ancora presto per tirare le somme - dice - la prima parte dellanno ha registrato un trend di crescita. Qualche rallentamento è emerso negli ultimi due mesi, non so se a causa della situazione economica o per problemi più di carattere psicologico. Critica è tutta larea spagnola, dove i volumi sono in generale bassi.
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