Keith Jarrett si scusa con Umbria Jazz, Perugia e il suo pubblico per le parole che ha usato martedì scorso durante il concerto. Lo ha comunicato il suo manager, Steve Cloud, in una mail al direttore artistico del festival. Jarrett, ha scritto Cloud, «non intendeva insultare Perugia dicendo this goddam city (questa dannata città). Cercava solo di dire che se ci sarebbero state foto avrebbe smesso di suonare. Avrebbe potuto dire la stessa cosa a New York o Parigi».
Il manager ha detto di aver informato il musicista della posizione ufficiale del festival e degli articoli usciti dopo il concerto, e ha aggiunto che «Keith accetta la responsabilità della forza delle sue dichiarazioni ma si scusa per limpatto che esse hanno avuto sugli organizzatori e sul pubblico. Comprendiamo e rispettiamo la decisione di non avere più Jarrett in futuro a Umbria Jazz». Il manager aggiunge che «probabilmente la musica e larte di Jarrett saranno in futuro servite meglio se presentate esclusivamente in sale da concerto, fuori dai rischi e dai problemi che le condizioni meteo e le foto dei concerti allaperto sembrano presentare».
Cloud ha concluso esprimendo apprezzamento per la qualità organizzativa del festival a ogni livello, dalla produzione ai tecnici, e anche, proprio per questo motivo, la «frustrazione» per laccaduto, non mancando di fare i migliori auguri a Umbria Jazz.
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