Jazz e tango, un club moderno dal fascino retrò

Con l’aggiunta del tango e fatti i dovuti aggiustamenti avrà un po’ l’atmosfera del Capolinea. Quel locale che stava dalle parti dei Navigli e che per un ventennio almeno ha regalato indimenticabili serate a tanti milanesi. Verrà frequentato da habitué e artisti, probabilmente questo sarà il target. Più vari ed eventuali, e comunque tutti benvenuti. Per gustarsi un bicchiere di buon vino e cenare a prezzi «umani», ascoltare un assolo come si deve e tra un brano e l’altro scambiare quattro chiacchiere. Relax e musica da intenditore assicurati. Fin dal taglio del nastro.
Venerdì, con l’idea di «ricreare lo spirito del jazz club che in altre metropoli europee non ha risentito di alcuna crisi», sostengono i fondatori, verrà lanciata la mini-stagione del Maglio, (cucina aperta dalle 19.30, concerti dalle 22 e chiusura alle 2 del mattino), locale-ristorante con il nome simbolico del lavoro industriale già in vita da qualche mese nell’articolato spazio Mil di Sesto San Giovanni, adesso pronto a uscire allo scoperto pure come palcoscenico impegnato. A dare il «la» del primo giorno sarà l’arcinoto Giovanni Falzone, ex tromba classica al servizio dell’improvvisazione, accompagnato dal suo quartetto elettrico. Grazie allo staff: il nuovo punto di riferimento per nottambuli nasce per volontà e lavoro di personaggi quali il jazzista-direttore artistico Franco Finocchiaro e l’organizzatore-architetto dell’Ah-Um festival, Antonio Ribatti. «Giovedì musica d’autore, venerdì jazz e sabato tango - è la ricetta prevista -. La danza argentina in questi anni ha saputo richiamare un folto pubblico di ballerini ma pure il via a diverse orchestre, la capostipite delle quali è la Tangoseis». Già scolpito sino alla fine di maggio il calendario, 17 appuntamenti in tutto: degno di nota il 5 del prossimo mese, quando ci sarà la più «accreditata formazione di tango classico per quel che riguarda il panorama italiano - viene spiegato -. È l’Orquesta Minimal Flores del Alma». E ancora.
Sul versante del jazz e i suoi dintorni da segnalare Bebo Ferra/Paolino della Porta duo (18 aprile), Riccardo Luppi e Alberto Tacchini (venerdì 25 aprile) e Babel Trio (l’8 maggio). Conclude Ribatti: «In previsione un appuntamento dedicato alla giovane etichetta Long-Song, i suoi artisti, le sue produzioni musicali...».

Assicurate forti contaminazioni e avanguardia, in un locale dove spicca la scenografia teatrale; fuori il panorama è quello di un avvenuto recupero industriale. Dalle ceneri dell’ex Breda ecco sorgere la musica e le sue suggestioni.

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