Jennifer Lopez sfugge all’«attentato»

Jennifer Lopez sfugge all’«attentato»

Un gommone con quattro terroristi lanciato a tutta velocità contro la nave da crociera «Insigna», ormeggiata in rada a Portofino, l’equipaggio che risponde «sparando» con gli idranti, i turisti a bordo nascosti nelle loro cabine. Lo scenario da incubo di un attacco terroristico in un paradiso delle vacanze è stato ricostruito ieri a Portofino per una esercitazione coordinata dalla Capitaneria di Porto di S. Margherita Ligure. L’intervento della motovedette della guardia costiera e dei gommoni di carabinieri e polizia, un inseguimento in mare e, infine, l’arresto dei criminali ha completato il quadro di un’azione cui hanno assistito anche centinaia di turisti radunati sulla piazzetta e vari vip che prendevano il sole sugli yacht di lusso ormeggiati nel porticciolo e in rada e sulle terrazza delle ville che si affacciano sulla baia.
In particolare ieri era presente Jennifer Lopez, la cantante-attrice americana che poco prima aveva lasciato il Borgo dopo essere stata ospite nella villa di Dolce e Gabbana. Coordinata dalla Capitaneria di Porto di Santa Margherita Ligure, l’esercitazione ha coinvolto anche la società Marina di Portofino che gestisce la sicurezza del porto, l’ufficio locale marittimo, i carabinieri di Santa Margherita e Portofino e la Polizia locale del borgo.
Protagonisti anche l’equipaggio della Insigna (una delle numerose navi da crociera che sostano nella suggestiva rada tra il promontorio e Santa Margherita) e circa 1500 passeggeri rimasti a bordo. Particolarmente credibili i finti terroristi, un gruppetto di civili arruolati a Portofino e messisi a disposizione delle autorità. Quattro di loro hanno caricato una misteriosa scatola su un gommone, l’hanno coperta con un telo e hanno iniziato a girovagare attorno alla nave da crociera, fino a quando non sono intervenute le forze dell’ ordine.

A quel punto hanno tentato una disperata fuga, ma sono stati raggiunti e «arrestati» da polizia e carabinieri, mentre la motovedetta CP 528 effettuava la bonifica dell’area attorno alla «Insigna», verificando l’ assenza di altre unità sospette. A terra è stato bloccato lo sbarco di turisti dalla nave e sono state presidiate le banchine. Nessuno però si aspettava di assistere alla rappresentazione di un incubo terroristico nell’ incantevole baia.

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