Jesse Harris, artista tuttofare di talento

Incarna il moderno artista tuttofare: session man, indie rocker, cantautore, jazzofilo, produttore, scopritore di talenti, compositore per il cinema, discografico indipendente e chissà cos'altro ancora. Trentanove anni, occhiali a montatura nera e aria arruffata che fanno tanto intellettuale newyorkese, Jesse Harris ha già sette album solisti in carniere. Eppure il suo miglior biglietto da visita resta la firma apposta in calce a «Don't know why», la hit che ha fatto conoscere al mondo Norah Jones e che gli ha consentito di conquistare un Grammy Award. Amico e collaboratore dell'attore-regista Ethan Hawke, col suo ultimo disco, «Feel» ha cercato di mediare tra melodia pop americana e ritmi in stile «world music» che lo hanno fatto accostare a Paul Simon.

«Tra i cantautori, i miei preferiti sono Bob Dylan e Joni Mitchell: inoltre, sono un grande fan di Duke Ellington e di Bill Frisell - precisa lui -. Ma ultimamente vado matto per la musica brasiliana: Gal Costa, Caetano Veloso e soprattutto Jorge Ben».

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