Prima in campionato a punteggio pieno dopo due giornate, a pari merito con Napoli, Udinese e Cagliari ma retrocessa in Borsa. Questo il destino della Juve che da oggi non sarà più quotata sul segmento Star e passerà allMta. Per il club bianconero, a causa delle perdite registrate nellultimo esercizio superiori a un terzo del capitale sociale, non cè dunque più posto tra le aziende virtuose di Piazza Affari. Dopo i conti approvati venerdì, Borsa Italiana ha disposto lesclusione straordinaria dalla qualifica di Star delle azioni ordinarie Juventus.
Il bilancio del resto parla chiaro. Le perdite sono schizzate a 95 milioni e la società dovrà ricostruire il capitale sociale con la sottoscrizione di nuove azioni. L'assemblea degli azionisti, convocata per il 18 ottobre, dovrà coprire le perdite usando le riserve del patrimonio netto (70,3 milioni), azzerando il capitale sociale (20,2 milioni) e utilizzando parzialmente la riserva sovrapprezzo azioni (4,9 milioni). Nellaumento di capitale la parte il peso maggiore ricadrà su Exor, la finanziaria degli Agnelli che detiene il 60% del capitale e si è già impegnata a versare 72 milioni per garantire la continuità aziendale. Exor verserà altri 9 milioni sulla quota (congelata) della finanziaria di Gheddafi che possiede il 7,5%. A portare in rosso il bilancio una serie di fattori negativi come la mancata partecipazione alla Champions League che ha comportato 20 milioni in meno di ricavi e i minori proventi radiotelevisivi per la vendita centralizzata dei diritti di serie A e Coppa Italia. Risultato: 23,4 milioni in meno rispetto a quelli previsti, mentre calano anche i ricavi da gare (da 16,9 a 11,5 milioni).
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