Lo juventino è un raccomandato Il rossonero ha un problema d’età

Adesso non fa più mistero del suo dispetto. «Se volete sapere perché non sono in Nazionale dovete chiedere a Lippi» la frase galeotta di Massimo Ambrosini, lasciata lì a galleggiare sulla serata felice della goleada rifilata al Genoa e dei due rigori procurati alla patria rossonera. Da capitano, con la nuova gestione Leonardo, e in particolare col famoso modulo fantasia, è diventato uno degli intoccabili. Per fargli posto, persino Gattuso ha dovuto farsi da parte, cosa mai accaduta prima. Questa di Ambrosini è forse la stagione migliore da quando è al Milan: ha raggiunto la piena maturità, fisica oltre che caratteriale. Con Donadoni si procurò uno spazio, dal giorno del ritorno di Lippi a Coverciano, porte sbarrate. E sapete perché? «Se devo chiamare uno nuovo rispetto al gruppo tedesco, preferisco uno giovane» la spiegazione data ai tempi da Marcello. Camoranesi invece non ha bisogno di assicurazioni e nemmeno di spiegazioni. Col suo codino sa benissimo di avere una corsia preferenziale con la Nazionale.

Deve solo dar prova di efficienza fisica ritrovata e buona condizione, parametri fin qui mai rispettati nella tormentata stagione juventina. Adesso è ai box e mastica amaro ma è sicuro di farcela. A dispetto proprio del milanista.

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