Un anno esatto dopo il successo ottenuto nel 2006, il soprano Karin Schmidt ritorna domani alle 21 al club Blue Note per un unico set. Sul palcoscenico si presenta in quartetto con Rossano Sportiello pianoforte, Massimo Caracca contrabbasso e Roberto Piccolo batteria. In programma musiche di Gershwin, Ellington, Kern, Van Heusen ed altri.
«Naturalmente - spiega Karin Schmidt - la mia improvvisazione non va oltre il concetto di abbellimento ornamentale che si usa nella musica accademica. Limprovvisazione jazzy è compito dei miei accompagnatori, che ho scelto fra i migliori proprio per questo. Altri soprani fanno la stessa cosa, ad esempio Kiri Te Kanawa e Renée Fleming, che peraltro in Italia incontrano qualche ostacolo anche sotto il profilo discografico».
Ecco, entriamo subito in un argomento un po difficile. Da che cosa le deriva questa diagnosi?
«Ho lImpressione che qui il pubblico non accetti ancora del tutto questo tipo di sintesi. Inoltre, se qualche musicista, per una coincidenza fortunata o perché ha alle spalle un promoter in gamba, riesce ad affermarsi, vola alto indipendentemente dal suo valore. Non vede? I nomi che circolano sono sempre gli stessi».
Lo sappiamo. Eppure lei, che è nata nel cuore della Baviera. ha scelto lItalia.
«Me lo dicono spesso con laria quasi di rimproverarmi, data la nazione colma di musica da cui sono arrivata 15 anni fa. Il fatto è che mi sento italiana per carattere. Amo la cordialità e la spontaneità degli italiani, così diversi, sotto questo aspetto, dai miei compatrioti. Qui posso far valere anche la mia presenza scenica...».
Che è straordinaria, lo scrivono tutti. Leggo da un quotidiano che lei è in grado di trascorrere da voli lirici a dolci toni da mezzosoprano. Che ne dice?
«Che mi fa piacere, si capisce.
Karin Schmidt, Blue Note, via Borsieri 37, domani ore 21, ingresso 20 e 12 euro
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.