Economia

Kerkorian si fa largo nella Ford

L’ottantanovenne convinto dai risultati positivi della cura Mulally

da Milano

Kirk Kerkorian ci prova ancora. Dopo aver tentato, nel 1995, di acquistare la Chrysler e solo tre anni fa di assumere un ruolo di primo piano in General Motors, promuovendo un’alleanza con il gruppo Renault-Nissan (in entrambe le occasioni il finanziere armeno è però andato incontro a un insuccesso), ora l’ottantanovenne capo del fondo Tracinda ha messo gli occhi sulla Ford. Per Kerkorian, infatti, la cura a cui Alan Mulally ha sottoposto la casa americana - che ha ceduto Aston Martin, Land Rover e Jaguar e penserebbe di fare altrettanto con Volvo - «sta iniziando a raccogliere i primi risultati lungo la strada della ripresa». Da qui la prospettiva di un buon investimento. E così ieri Kerkorian ha comunicato di controllare il 4,7% della società e di essere intenzionato a salire ancora, comprando altri 20 milioni di titoli al prezzo di 8,5 dollari per azione (con un premio del 13% rispetto alla chiusura di ieri). Una mossa che, quando e se sarà finalizzata, gli consentirà di controllare il 5,6% del gruppo di Dearborn. Il miliardario americano, tramite il fondo Tracinda di cui è il solo azionista, ha rastrellato il 4,7% sul mercato a partire dal 2 aprile scorso, sborsando 690 milioni di dollari per l’acquisto di 100 milioni di titoli. Ma non intende fermarsi e si dice pronto a versare altri 170 milioni di dollari per l’acquisto di ulteriori 20 milioni di titoli, con i quali arriverebbe così a controllare il 5,6% della società, acquistando un ruolo di rilievo nel futuro della casa Usa.


L’uscita allo scoperto di Kerkorian segue i buoni risultati ottenuti da Ford nel primo trimestre, che si è chiuso con un utile di 100 milioni di dollari, nettamente al di sopra delle attese degli analisti e che si confronta con i 282 milioni di perdite dello stesso periodo del 2007.

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