Palalido strapieno per lintervento conclusivo di Silvio Berlusconi. Il presidente del Consiglio è arrivato alle sei del pomeriggio, accolto da una folla che lo aspettava sin dalle prime ore del pomeriggio. «Pensavo che lelicottero mi portasse a San Siro per la partita, invece mi sono ritrovato qui. Caro Ignazio, io di te non mi fiderò mai più» ha ironizzato Berlusconi guardando La Russa, mentre la gente cominciava a ridere. Il leader del Pdl, spesso interrotto dagli applausi, non ha fatto mancare le sue battute nel corso di un discorso ampio che ha toccato tutti i principali temi della politica nazionale e internazionale.
Berlusconi ha poi sottolineato quanto sia forte lasse del Nord, anticipando qualsiasi possibile dubbio su incomprensioni in vista delle Regionali 2010: «Siamo legati alla Lega da amicizia e affetto, la nostra è una maggioranza che nessuno riuscirà ad allentare». I rapporti tra il Cavaliere e il «Senatùr» sono ottimi e nonostante qualche fibrillazione, laccordo salta sempre fuori.
Prima dellintervento di Berlusconi, la Festa ha ospitato un dibattito sul tema «Il Pdl: il partito degli italiani». Sul palco, accanto al coordinatore nazionale Denis Verdini, il ministro per lAttuazione del programma, Gianfranco Rotondi, il portavoce nazionale Daniele Capezzone, la responsabile nazionale della comunicazione e propaganda del partito, Laura Ravetto, il ministro del Turismo, Maria Vittoria Brambilla.
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