da Torino
Basta con il meravigliarsi della qualità progettuale, esecutiva e prestazionale delle vetture coreane di recente generazione. Si tratta di un fatto acquisito: sono auto di qualità incontestabilmente sostanziosa da ogni punto di vista. È il caso dellultima componente della famiglia Kia Ceed, la berlina a tre porte Pro-Ceed. Quasi un coupé ben affusolato, Pro-Ceed è lunga 4,25 metri, 15 mm in più della sorella a cinque porte, e soprattutto più bassa di questa di 30 mm e, come detto, più aerodinamica (pesa alcune decine di chili in meno e la sua struttura è più rigida, virtù che, come vedremo, esalta ulteriormente le qualità dinamiche di un autotelaio molto ben bilanciato e assettato). Il frontale è pulito, ma niente più, mentre molto più grintosi sono sia il profilo laterale sia il posteriore. Con la sua aria da coupé giovane, Pro-Ceed tira fuori il meglio del progetto stilistico nella esecuzione Sport, con assetto ruote da 17 pollici e pneumatici ultra-ribassati da 225/45-17. Un optional altamente consigliabile anche per le altre esecuzioni. Nonostante laspetto slanciato, Pro-Ceed offre unabitabilità analoga a quella di Ceed a cinque porte e anche laccesso ai posti dietro non presenta problemi di sorta anche a persone di taglia robusta, grazie alle portiere ampie che si aprono con un angolo generoso.
In più, il vano bagagli offre una volumetria utile che va da 340 a 1.210 litri. La finizione interna è eccellente, sia per materiali che per cura esecutiva, per la classe di prezzo in cui si colloca Pro-Ceed. In particolare, i sedili hanno una configurazione anatomica ben studiata e il tessuto che li riveste è gradevole al tatto. Impeccabile il gruppo strumenti, per design, leggibilità e tonalità della retro-illuminazione. Lelenco dei meriti esecutivi potrebbe essere ancora più lungo, ma è tempo di quello che è il vero punto di forza del progetto: il nuovo turbodiesel 1.6 da 115 cv. È una delle migliori unità della categoria, con una coppia massima di ben 26 kgm a 1.900 giri e una fluidità di erogazione notevole, visto che su un tratto in salita, dovendo procedere in colonna a non più di 30 orari, abbiamo innestato la terza e tolto il piede dallacceleratore. Con nostra sorpresa, anche a circa 850 giri del minimo, il propulsore dispone di una coppia adeguata per una esibizione di forza del genere, senza il minimo «seghettamento». Se si pensa che, allaltro estremo, questo è un turbodiesel che non «fa muro» agli usuali 4mila giri, ma allunga fino a quasi 5mila.
Kia Pro-Ceed, tre porte coreana con grinta
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