L’abbraccio Tra Tremonti e Brunetta torna la pace

Dopo le stoccate gli abbracci: pace fatta tra Brunetta e Tremonti dopo le tensioni dei giorni scorsi. I due ministri hanno siglato ieri la rinnovata intesa con abbraccio durante una riunione dell’ufficio di presidenza del Pdl. Così finisce un periodo di forte attrito esploso dopo un’intervista di Brunetta al «Corriere della Sera» in cui il ministro della Pubblica amministrazione accusava l’austerità di Tremonti in materia finanziaria, denunciando il «potere di veto» esercitato dal collega su tutte le iniziative dei ministri. «Tutti soffrono per questo» aveva continuato il ministro anti fannulloni, aggiungendo che finché c’era la crisi il rigore «ha funzionato» ma che ormai era giunta l’ora di superare il blocco «cieco, cupo, conservatore, indistinto» e «cambiare passo». Ma in realtà anche prima dell’intervista i rapporti tra i due erano tesi: il 13 novembre, dopo l’ennesima accusa di austerità rivoltagli dal collega, Tremonti minacciò di prendere Brunetta a «calci in c... ».
La battaglia tra i due ha poi raggiunto l’apice l’altro ieri, quando Brunetta ha accusato Tremonti di «non essere un economista».

E appena ieri Tremonti ha risposto all’ennesimo attacco dicendo di essere in effetti «solo un leguleio», riferendosi alla sua laurea in giurisprudenza.
Poche ore dopo questa ennesima schermaglia la riconciliazione, con l’«abbraccio della pace».

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