L’Abruzzo ferito dal terremoto si mobilita per salvare gli orsi

SIMBOLO Il marsicano è l’unico plantigrado che vive nella regione: appena 80 esemplari

L’Abruzzo ferito dal terremoto si mobilita per salvare gli orsi

Molti ricorderanno Yoghi e Bubu, gli orsetti del parco di Yellowstone, e della loro simpatica abitudine di rubare i cestini della merenda ai turisti. Nell’immaginario collettivo è rimasta la credenza che l’orso sia lesto di zampa e parecchio goloso, in verità non è del tutto errato. Sarà forse per questo “vizietto” che ad alcuni uomini questo animale non è mai stato tanto simpatico, ed in alcune circostanze temuto ed odiato; ricordiamo, purtroppo l’uccisione degli orsi italiani sconfinati in Germania ed in Svizzera. «Omicidi» del tutto gratuiti ed ingiustificati. Ma fortunatamente ci sono persone che lo rispettano e lo aiutano, atto civile e generoso; gesto particolarmente nobile quando viene compiuto da gente colpita da gravi catastrofi. Stiamo parlando della popolazione dell’Abruzzo. Ebbene sì, queste persone, dal cuore grande, stanno aiutando l’orso marsicano. Come? Invitandolo a cena! Spieghiamo: per proteggere questa specie unica al mondo, a proprie spese dei volontari hanno piantato, su un terreno privato gentilmente offerto dal proprietario, oltre 350 piante da frutta, potati quasi 400 alberi di pere e mele, ed hanno creato un campo di granoturco, il tutto destinato solo agli orsi. Non solo, hanno costituito due comitati a salvaguardia di Yoghi: Amici dell’orso Bernardo e Orso and friends.
Simpatica l’avventura raccontata da Sabatino, uno studente «sfollato» dalla sua casa distrutta dal terremoto: «L’orso veniva verso di noi, mentre stavamo camminando per la piazza del paesino di Giovenco. Ci siamo subito preoccupati di avvisare l'Associazione Amici dell'orso, che giunti sul posto, hanno seguito a distanza “yoghi”, che passeggiava tranquillo per le strade del paese, fino a quando ha trovato una pianta di ciliegio sulla quale è salito per mangiare i frutti, per poi allontanarsi. Ma, evidentemente, quelle ciliegie erano troppo buone, tanto che è ritornato per uno spuntino a notte fonda». Nessuno lo ha disturbato! Ogni anno l’associazione organizza manifestazioni per la riscoperta di antiche tradizioni, il tutto nell'ottica della salvaguardia dell'orso marsicano e del suo habitat. Chi desidera informazioni o dare un piccolo contributo può visitare il sito: www.orsoandfriends.it.
Inoltre, la Riserva Naturale Regionale, tra il Parco Nazionale d'Abruzzo e il Parco Nazionale della Majella, è stata istituita principalmente al fine di conservare un'area di transito per specie di grande importanza quali l'Orso bruno, quello marsicano ed il Lupo. L’orso marsicano (Ursus arctos marsicanus) è l’unica specie al mondo che vive in Abruzzo, conta ad oggi meno di 80 esemplari e rientra nella Fauna protetta. I ricercatori consigliano per la difesa della specie: ferrea tutela delle zone di passaggio, salvaguardia degli ultimi habitat idonei, vigilanza antibracconaggio, incremento della distribuzione delle risorse alimentari.

Infatti la presenza di cibo garantita dalle piante da frutto, donate dagli Abruzzesi, riduce la sofferenza e limita il girovagare degli orsacchiotti, fino ad arrivare nei centri urbani. L'estinzione dell'orso, come di qualsiasi altro animale, altererebbe l’ecosistema con gravi conseguenze. Bravi abruzzesi ci inchiniamo davanti a tanta nobiltà!

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