Il litigio comincia, forse, la sera prima. Il raptus esplode alle 11.30 del mattino. È lipotesi che ha costruito la Procura di Vigevano per spiegare la morte di Chiara Poggi. Qualcosa si rompe già domenica notte nel rapporto fra Alberto Stasi, per il Pm Rosa Muscio lassassino, e la fidanzata. Il rancore cova per ore, fino allepilogo che ora il medico legale Marco Ballardini colloca con una certa sicurezza alle 11.30, con una forbice, avanti e indietro, non superiore ai trenta minuti. «Ballardini - spiega lavvocato di parte civile Gianluigi Tizzoni - ha studiato tre parametri: il peso corporeo di Chiara, che non superava i 55 chili; la temperatura dellambiente; infine il referto del medico del 118 che alle 14 constata: non cè ancora il rigor mortis». Per il consulente della difesa Francesco Maria Avato, invece, il killer entra in azione prima: intorno alle 9.30-10 quando Stasi è a casa sua dove riceve la telefonata della madre.
Avato però sarebbe contraddetto su più punti, decisivi. Avato ritiene che alle 14 si sia già manifestato il rigor mortis, saltando quanto scritto dal camice bianco del 118; ancora, sbaglierebbe nel calcolare la temperatura registrata in quelle ore a Garlasco; soprattutto, attribuirebbe a Chiara un peso intorno ai 65 chili, in realtà eccessivo.
Dunque, la morte arriva, se questa ricostruzione è corretta, alle 11.30. Il processo, se verrà celebrato dopo la decisione del gup, sincentrerà anche su questo punto incandescente. Ma intanto lindagine, che ha raccolto quattrocento testimonianze e perfino gli sms di Alberto, è finita ed è possibile ragionare su questi numeri per immaginare lo svolgimento delle azioni. La sera della domenica Chiara e Alberto mangiano insieme la pizza. I due hanno progettato una «vacanza» comune, approfittando dellassenza dei rispettivi genitori. Ma stranamente, intorno alluna, Alberto se ne va. Perché? Per via del temporale che avrebbe spaventato il cane: questa è la sua risposta agli investigatori. «Una spiegazione che non spiega - nota ora Tizzoni -, io trovo anomalo il suo comportamento. Per conto mio a tarda sera il litigio è già cominciato, è accaduto qualcosa che ha incrinato i rapporti fra i due, ma è tardi e Chiara non può confidarsi con nessuno».
Alberto rientra nella villetta di famiglia. Lindomani mattina comincia a chiamare Chiara intorno alle 9.45 con uno squillo sul cellulare di lei: Chiara non risponde. È già stata aggredita? Forse no, forse è arrabbiata, o amareggiata e non vuole parlare con Alberto. Alberto prova a richiamarla altre volte, forse dentro di lui lira aumenta fino a diventare quasi incontrollabile. «È strano - riprende Tizzoni - che Stasi non si sia preoccupato fino alle tredici e si sia limitato a cercare la fidanzata al telefono. Questa versione non convince».
Specialmente in un piccolo paese che si attraversa in pochi minuti e ancora di più in una giornata di mezza estate, come il 13 agosto.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.