L’acqua, una tragedia incombente sui «viaggiatori» di Vacis all’Elfo

In scena al Teatro dell’Elfo lo spettacolo di Gabriele Vacis e Natalino Balasso, «Viaggiatori di pianura»: tre storie unite da un unico elemento, l’acqua. Quella del Polesine, nella Pianura Padana, l’acqua di New Orleans e dello Tsunami. E altrettanti personaggi, ovvero la casalinga del Polesine, interpretata da una brava Laura Curino; il jazzista Ce-dric Lafontaine, ovvero un Natalino Balasso veneto di terza generazione ed emigrato in America; infine Cristian Burruano, che fa l’animatore del villaggio turistico di Pi Pi Island, nell’Oceano Indiano. Epoche diverse, mondi distanti, vite separate, tutte unite da un’esperienza di rischio, da una catastrofe naturale: i vari personaggi s’incontrano nel vagone di un treno ad alta velocità, e qui cominciano a parlare tra loro.
Ognuno ha la propria vita, così diversa dall’altro, eppure così legata da una catastrofe naturale: «Spesso mi sono occupato di tragedie - spiega Vacis, pensando ad esempio a “Il racconto del Vajont“, del 1994 -. In questo caso non volevamo raccontare tanto il fatto in sè, ma come gli uomini affrontano questo tipo di esperienze. Non voglio cercare colpe e responsabilità civili». Una scena spoglia, di pochi elementi, in cui la parola ha un’importanza fondamentale: uno studio sulla lingua, in ogni personaggio così diversa, che sottolinea anche delle varietà imprescindibili e rimarca la loro comunanza nell’esperienza della tragedia. «Il mio non è un teatro di parola - afferma Vacis -.

Quello appartiene al teatro di regia, puro ’900. Io faccio un teatro di discorso, dove ricerco un equilibrio tra parola e senso».
Teatro dell’Elfo, via Ciro Menotti 11. Ore 20.45, festivi ore 16, lunedì riposo. Info: 02-716791, 02-26681166, www.elfo.org.

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