Se il buongiorno si vede dal mattino, il 2010 alla Cineteca Italiana confermerà, rafforzandolo, il forte legame tra questa istituzione e il popolo cinefilo milanese che, da sempre, trova, allo Spazio Oberdan di viale Vittorio Veneto 2, unoasi felice dove ritemprarsi dopo le abbuffate di cinepanettoni e consimili. Da oggi, infatti, parte una ricca retrospettiva dedicata ad uno dei cineasti più amati dallo spettatore meneghino, in particolar modo da quelluniverso femminile che trova, nelle sue opere, una sorta di manifesto rappresentativo. Parliamo di Pedro Almodóvar, considerato un regista trasgressivo, enfant terrible del cinema spagnolo, anche se negli ultimi anni le sue produzioni sono diventate molto più intimiste e «caste» rispetto ai lavori desordio che lo avevano lanciato tra gli autori di culto. AllOberdan sarà ripercorsa, attraverso 14 pellicole (ne mancano solo tre per completare la sua filmografia), la carriera artistica di uno dei registi meno prevedibili, più poetici e provocatori degli ultimi tre decenni. Certo, ne ha fatto di strada questo «autodidatta della macchina da presa», talmente testardo nel voler intraprendere la carriera artistica da impiegare in gioventù nellacquisto di una cinepresa «Super 8» i suoi risparmi accumulati in lavori non certo remunerativi come lambulante o il centralinista. Soldi ben spesi perchè i suoi cortometraggi, girati negli anni Settanta, contribuirono a farne una star della Movida, il movimento cultural-pop di avanguardia madrileno, e a lanciarlo nel cinema cosiddetto commerciale. Ecco arrivare, nel 1980, Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio 10/1), interpretato da una delle sue muse più amate, Carmen Maura, pellicola che imbarazza e spiazza per i temi trattati. Lossessione per il sesso è al centro anche di Labirinto di passioni, nel quale riconoscerete anche un giovane Banderas, film da lui amato ma di scadente qualità. Dall88 arriva la consacrazione con titoli come lirresistibile Donne sullorlo di una crisi di nervi (il 7), Legami! (il 9/1), il melodrammatico Tacchi a spillo (oggi), e la celebrazione della fisicità di Carne Tremula (oggi). Sulla scena si alternano attori e, soprattutto, attrici che grazie a lui conosceranno una consacrazione a livello internazionale come la Cruz o la Abril, la Paredes e il già citato Banderas. Storie che sembrano mettere a nudo le debolezze, le perversioni e gli impulsi di un paese, fino ad allora, cinematograficamente represso. Il suo capolavoro viene girato nel 90, quel pluripremiato Tutto su mia madre (8/1) che rappresenta lapice e la «summa» dellAlmodovarpensiero. Negli ultimi anni, invece, ci troviamo alle prese con un autore più maturo, riflessivo ma non per questo meno seducente.
AllOberdan passeranno anche titoli come il recente e bellissimo Gli abbracci spezzati (il 21), Che ho fatto io per meritare questo? (il 15), La legge del desiderio (il 7), La mala educacion (il 22), Matador (oggi), Parla con lei (il 9), Volver (il 13). Info: www.cinetecamilano.it.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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