L’Amatori sogna la salvezza ovale dopo tanto inferno

Quando domani alle 15.30 il fischio del direttore di gara saluterà l'inizio della partita del Giuriati, l'Amatori Rugby - per l'occasione opposta alla Novaco Alghero - tornerà a respirare profumo di Serie A, che non sarà più il massimo torneo nazionale (dal 2002 è stato istituito il Super 10) ma è senz'altro la competizione più blasonata alla quale i bianconeri milanesi abbiano partecipato negli ultimi dieci anni. Perché, dopo averla sfiorata sul campo per due volte consecutive nelle ultime stagioni, la tanto agognata promozione in A dell'Amatori è finalmente arrivata lo scorso 18 luglio grazie alla fusione con la Leonessa Brescia, 80 anni di storia alle spalle.
E proprio dal sodalizio bresciano l'allenatore Marcello Cuttitta ha ereditato il nucleo più cospicuo di giocatori che compongono la rosa a sua disposizione, come spiega lui stesso: «La base della formazione poggia su 13 elementi che l'anno scorso giocavano a Brescia. A questi si aggiungono elementi già parte della nostra squadra 2007/08 e una decina di nuovi».
Quali ritiene i punti di forza della sua formazione?
«La società mi ha messo in mano sicuramente un buon collettivo, costruito per giocare in maniera propositiva. Chiaramente l'obiettivo non può essere altro che andare alla ricerca della salvezza, ma non ci presentiamo certo per fare da vittima sacrificale a nessuno: il fatto di essere neopromossi non ci impedirà di prenderci qualche soddisfazione».
Un gruppo nel quale prevale un'età media piuttosto bassa.
«Si tratta di una squadra giovane, ma di qualità, perché oltre a qualche giocatore di prospettiva abbiamo ingaggiato anche atleti d'esperienza dall'estero. Per esempio l'apertura scozzese Andy Skeen, che arriva da Edimburgo ed è stato nazionale di rugby a 7 nel suo paese. Dalla Nuova Zelanda è arrivato invece Jedda Rangi Jakicevic, estremo di 25 anni, e dall'Argentina la seconda linea Francisco Mendoza. Sulla carta abbiamo sicuramente i mezzi e il numero di giocatori per fare molto bene, poi vedremo tra qualche giornata come saranno andate le prime gare».
Ci sono novità anche nello staff tecnico al seguito della squadra?
«Quello che abbiamo a disposizione è davvero un team di alto livello. C'è anche un allenatore specifico per quanto riguarda la mischia: si tratta di Franco Carnevali, che era stato il mio allenatore ai tempi del Milan. Oltre a lui c'è il preparatore atletico argentino Diego Margone e mio fratello Massimo, che verrà a darci una mano quando i suoi impegni con le rappresentative juniores della Scozia glielo consentiranno. Almeno una volta al mese sarà qui con noi per regalarci un po' dell'esperienza che sta accumulando in uno dei paesi dove il rugby è uno degli sport più tradizionali».
In estate si era ventilata l'ipotesi di giocare all'Arena Civica: se ne è più parlato? Sarebbe un bel palcoscenico per rilanciare il rugby in una piazza così importante sul piano nazionale come Milano.
«Per ora giocheremo ancora al Giuriati, poi vedremo: per ora il discorso Arena non è praticabile perché stanno ultimando dei lavori. Nei prossimi mesi potremmo avere delle risposte definitive. Certo sarebbe davvero una bella cornice in cui giocare, per noi così come per il pubblico».


Domani l'Amatori non sarà però l'unica formazione della palla ovale milanese a scendere in campo per la prima di campionato: per il torneo di B giocheranno anche Asr e Grande Milano, in trasferta rispettivamente a Mantova e Capoterra. Le "ringhio" del Monza femminile invece, cominceranno la loro stagione di Serie A domenica prossima a Treviso contro il Benetton.

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