L’arcivescovo di Canterbury lascia: sono stanco Via dalla Chiesa divisa e in lotta con il governo

Rowan Williams, l’arcivescovo di Canterbury, ha deciso di gettare la spugna. Dopo 10 anni vissuti intensamente Williams (61 anni), tra esternazioni che hanno fatto impallidire politici e grandi banchieri - li bollò come «fondamentalisti» nel pieno della Grande Crisi - e difficili mediazioni tra falchi e colombe della chiesa anglicana su temi spinosi come donne e gay, ha infatti annunciato che rimetterà il suo mandato entro fine anno. A partire da gennaio tornerà fra le sue amate mura accademiche e servirà come rettore del Magdalene College dell’università di Cambridge. «Servire è stato per me un immenso privilegio», recita il messaggio affidato alla sua pagina internet personale. «Questa non è stata una decisione facile e nel tempo che mi rimane c’è ancora molto da fare». La regina, capo supremo della Church of England, è stata informata e ora la Crown Nominations Commission potrà considerare, «a tempo debito», la nomina del suo successore.

David Cameron lo ha ringraziato per il lavoro svolto e per aver «guidato la chiesa in un periodo di sfide e cambiamenti». Ma è difficile non cedere alla tentazione di leggere queste dimissioni alla luce delle ultime controversie scoppiate in seno alla comunione anglicana.

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