D omanda: esiste un codice estetico che identifichi la cultura artistica del nuovo millennio, paragonabile con le dovute proporzioni alle avanguardie storiche del Novecento, come espressionismo o futurismo, dadaismo o surrealismo? La risposta è no. O meglio, se unestetica contemporanea esiste è condensabile in una parola: contaminazione. Per averne la prova, basta dare unocchio ai titoli e ai programmi delle ultime biennali, sempre più incentrate sul pluralismo dei linguaggi, una babele che interseca arti visive e multimediali, danza, teatro e suono. Allora non stupisce che un gruppo di artisti e intellettuali apparentemente lontanissimi per poetica e fisique du role, decida di fondare un sodalizio per dar vita alla «prima opera darte totale». È la scommessa del progetto Indeepandance, un gigantesco cubo multimediale che da domani per tre giorni stazionerà sul prato dellArena civica e al cui interno il pubblico potrà vivere unesperienza artistica multisensoriale che, nellintenzione dei suoi ideatori, condensa il lirismo della poesia, le emozioni della musica, lenergia della danza e lestasi della visione. Gli autori sono il compositore Vittorio Cosma, la coppia di videoartisti Masbedo e lo scrittore Aldo Nove. I quattro, per un mese, sono rimasti in clausura in una cascina toscana dove hanno realizzato lopera frutto di riprese e registrazioni realizzate prevalentemente in Islanda, in collaborazione con artisti e musicisti internazionali. Il risultato è uninstallazione costituita da quattro megaschermi su cui scorrerà la sceneggiatura della vita delluomo contemporaneo attraverso la proiezione di 13 quadri multimediali. Lo spettatore, al centro di questa cattedrale visiva, sarà avvolto da una sequenza di immagini, animazioni, suoni e parole.
Un tema, quello dellidentità e dellumanesimo, da tempo al centro della poetica di molti artisti contemporanei, impegnati in problematiche legate alla crisi del pianeta e al recupero dei valori di una nuova spiritualità. Indeepandance ha inizio con limmagine di un uomo in giacca e cravatta che attende «istruzioni per la vita» e che, attraverso un vertiginoso flusso di immagini e composizioni musicali, intraprende il suo viaggio dentro sè stesso alla ricerca della comunione con luniverso. Ci riuscirà? Ma soprattutto riusciranno gli autori «astronave» a dire davvero qualcosa di nuovo nel panorama artistico attuale? «Il nostro obbiettivo -dicono gli autori- è tornare ad emozionare lo spettatore al di là di ogni formula concettuale che, infatti, ha decretato il fallimento dellarte contemporanea». Convinta ed emozionata Caterina Caselli, direttrice artistica del festival che, oltre a Indeepandance, comprende una maratona musicale di tre giorni sulla nuova scena europea e una rassegna sulla musica contemporanea: «Anche se allinizio non capivo, ho sposato questo progetto di arte totale che mi ha rievocato un celebre verso di Vinicius de Moraes: la vita è larte dellincontro».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.