È stata una sola persona a uccidere Silvio Zanini, lanziano di 86 anni trovato morto nel primo pomeriggio di giovedì nel letto della sua casa in via Rolando dal figlio a causa di cinque ferite di arma da taglio al collo e al volto. I rilievi di polizia scientifica hanno evidenziato che lazione criminale è stata messa in atto da un solo killer. Un killer che però ha commesso un errore. Gli inquirenti spiegano che «cè una traccia» e che le indagini «sono in una fase cruciale». Nella notte gli uomini della squadra omicidi coordinati dal vice questore Alessandra Bucci hanno ascoltato e verbalizzato in questura numerose persone allo scopo di chiarire i rapporti dellanziano ed il movente del delitto. In casa, sul comodino accanto alla salma, è stato trovato infatti il portafogli della vittima completamente svuotato. Labitazione non è stata tuttavia frugata: tutto appariva in ordine. Luomo viveva solo da molto tempo: non è stato per ora possibile chiarire se vi siano altri ammanchi di oggetti preziosi, che in ogni caso sarebbero stati presi da una persona che conosceva labitazione e non ha avuto bisogno di cercare in armadi e cassetti. Laltra ipotesi è che lassassino sia fuggito senza soffermarsi in casa perché «disturbato» o sconvolto per lesito del tentativo di rapina.
Zanini abitava al terzo piano, la finestra della camera da letto era aperta.
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