L’assessore: «Più moschee in città? Lasciamo la scelta ai centri islamici»

«Le moschee? Lasciamo che queste realtà scelgano nella loro autonomia se sarà una o più d’una». Marco Granelli, Democratico di area cattolica, ha deleghe importanti - fra queste la Sicurezza. E ha una linea sul tema dei luoghi di preghiera.
Assessore, qual è il vostro indirizzo?
«La giunta non ha ancora affrontato la questione, siamo ai temi preliminari, e io non voglio certo invadere competenze altrui».
Ma la Sicurezza ha la sua «fetta» di competenza, almeno dall’intervento di ministro e prefetto, no?
«Come Polizia locale ho una forma di controllo, e la Sicurezza avrà il suo pezzo di competenza, ma va detto che è l’Urbanistica che ha il compito di stabilire previsioni sui luoghi di culto».
E lei cosa ne pensa?
«Che il tema della libertà di culto è importante, e che ci sono regole che vanno definite».
Fra un mese inizia il Ramadan. E i residenti di viale Jenner tornano a temere disagi.
«Cercheremo di fare in modo che non ci siano. Mi sembra che il modello della movida sia quello valido. Le regole sono il punto di equilibrio fra il diritto al culto e i diritti dei residenti».
Per il futuro invece ci sono richieste diverse.

La Casa di via Padova per esempio chiede più moschee piccole...
«Ci sono regole che vanno definite, urbanistiche, di legalità e quant’altro. Una volta stabilite credo che possiamo fare in modo che queste realtà scelgano nella loro autonomia se farne una o più d’una».

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