Chi, per il cenone di Capodanno, cercasse unalternativa genuina, garantita, gustosa ed economica a salmone, capitone o ad altri pesci dimportazione, la può trovare nel pesce del lago di Bolsena, in provincia di Viterbo: coregone, luccio, anguilla e persico. Oltre al fresco, da circa 10 anni, sono in commercio confezioni di coregone marinato allextravergine della Tuscia dop, filetto di coregone in salsa rosa e in salsa verde, coregone e persico fritto indorato, anguilla affumicata o marinata. Per il fresco gli esperti consigliano invece la libera interpretazione, soprattutto da parte di casalinghe e cuochi che amano le vecchie e povere ricette locali. La bontà del pesce del lago di Bolsena, del resto, ha illustri promoter. «Ebbe la santa chiesa e le sue braccia: del Torso fu, e purga per digiuno languilla di Bolsena e la vernaccia». (Divina Commedia, Purgatorio, XIV, 19-24). Aggirandosi nel purgatorio, Dante Alighieri simbattè in papa Martino IV, finito tra i golosi per aver ceduto troppo spesso alle tentazioni della gola. Tanto da morire dingestione dopo lennesima abboffata di anguille di Bolsena cotte in un vino estratto dalluva passita, la vernaccia appunto.
Questanno, su iniziativa dellAssociazione produttori pesca Etruria, in collaborazione col Comune e la Provincia di Viterbo, sono state organizzate degustazioni gratuite di pietanze a base di pesce del lago di Bolsena. «Il coregone - spiega lassessore provinciale allagricoltura Mario Trapè - vive solo in acque limpide, quindi il pescato del lago di Bolsena offre anche garanzie di igiene e genuinità». E a proposito di Etruria, apertura straordinaria, il giorno di Capodanno, per il museo etrusco di Tarquinia. Lo ha disposto il Ministero dei beni culturali.
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