L’aviaria fa crollare le vendite dei polli

L’aviaria fa crollare le vendite dei polli

«Al momento non esiste pericolo - assicura Fabrizio Pregliasco, virologo della Statale -. Il virus in Italia non c’è. Poi è impossibile essere contagiati da un pollo morto. E anche se fosse infetto, cucinandolo a 70 gradi il contagio è impossibile». Ma nonostante le rassicurazioni le vendite di pollame nei supermercati della città crollano. Secondo la Confesercenti e l’Ascom il calo sfiora il 50 %. Ora la gente ha paura. L’opinione è condivisa da tutti gli operatori davanti agli scaffali di macellerie e pollerie sono appesi cartelli giganti: «Qui sono in vendita solo polli italiani, controllati e certificati», con tanto di sigillo di garanzia del ministero della Salute. E in tutti i supermercati si moltiplicano gli sconti sul pollame: tra il 20 e il 50 per cento.


Ribassi che tentano di resuscitare una domanda che se non è morta, poco ci manca. «Il prezzo del pollo vivo è crollato del 43 per cento arrivando a 0,56 euro al chilogrammo» è la sintesi preoccupante e preoccupata di Aldo Muraro, presidente di Una, l’unione nazionale avicoltura.

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