Il supereuro comincia a diventare un grattacapo per la Nba. Ci sono giocatori che preferiscono lasciare lAmerica per tornare in Europa, dove li aspettano ricchissimi contratti con le società più danarose dellarea Fiba. Lultimo ad attraversare verso Est lOceano Atlantico è il 28enne sloveno Bostjan Nachbar che saluta i New Jersey Nets per un triennale da 9 milioni di euro con la Dynamo Mosca. Non è un addio al campionato americano, laccordo con i russi prevede clausole di uscita alla fine di ogni stagione. Fra una o due potrà liberarsi con un indennizzo e volare di nuovo in America per cercare unaltra squadra. I Nets rimediano con lala cinese Yi Jianlian, acquisendo il free agent Herminio Menendez.
«La Nba farebbe meglio a fare attenzione - dice Nachbar a Espn -, le squadre europee stanno offrendo tanti soldi, che nella Nba non avrei potuto ottenere al netto delle tasse». La debolezza del dollaro non inciderà mai sul destino delle superstar statunitensi. Per i buoni giocatori di altre nazionalità, il discorso è diverso. Non solo valutazioni tecniche hanno convinto il brasiliano Tiago Splitter, prima scelta dei San Antonio Spurs nel 2007, a rinviare il passaggio tra i pro americani.
Goran Dragic, sloveno selezionato al secondo giro dellultimo draft, non ha intenzione di prendere un aereo per Phoenix.
Il commissioner David Stern resta tranquillo: «Se i giocatori decidono di restare in Europa perché guadagnano di più, è un bene per il basket europeo, che noi sosteniamo».
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