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Il volume che tocca questo argomento, pubblicato da Electa per la collana «Ad Esempio», illustra una selezione molto rigida delle ville realizzate negli ultimi cinquant'anni in Italia. A ognuna è dedicata una singola scheda, nella quale compaiono i vari studi di progetto e le fotografie dell'epoca, integrate da riprese fatte in tempi più recenti o addirittura oggi. La tipologia della villa costituisce uno dei campi di esercizio tradizionalmente privilegiato dell'architetto. I maestri dell'architettura contemporanea hanno infatti confermato tale vocazione, rendendola addirittura banco di prova delle sperimentazioni più ardite. Le vicende dell'immediato dopoguerra; la crisi eclatante dell'ortodossia modernista; la ricerca di una continuità con la tradizione del Paese, variamente interpretata, piuttosto che la scelta di un linguaggio assolutamente nuovo, sono tutti elementi che si possono ripercorrere o anticipare nella costruzione delle ville.
Queste, realizzate in Italia alle soglie degli anni settanta, occupano per ricchezza di stimoli culturali e qualità della produzione, un ruolo propositivo e originale, non certo di semplice rielaborazione di sollecitazioni acquisite. E, a ben considerare, ci si accorge che tale posizione è confermata dall'ascendenza che negli anni continuerà a maturare, non solo sulla produzione italiana, ma ben oltre i confini nazionali, vale a dire soprattutto negli USA. Architetti come Ignazio Gardella, Luigi Moretti, i Bbpr e Carlo Scarpa, sono i veri protagonisti di questo volume e lo sono anche quando vogliamo fare un dibattito sull'epoca. Ad essi si affiancano i lavori di altri progettisti, quali Mario De Renzi, Ugo Luccichenti, Leonardo Ricci, Bruno Morassutti, e il notissimo Luigi Vietti, che fu uno davvero tra gli architetti più prolifici nel campo delle ville improntate ad un gusto ricco e tradizionale. Testimonianza ne sono soprattutto le sue opere che sorgono sulla Costa Smeralda.

Anche in questi ultimi anni le ville realizzate in Italia da Jacques Herzog e Pierre Meuron, Mario Botta, Werner Tscholl, Tadao Ando e Steven Holl contribuiscono per la loro diversità, che non necessita di un giudizio di gusto, ad alimentare l'esercizio della comprensione progettuale.
Il volume è di Roberto Dulio, le pagine sono 252, il prezzo è di 60 euro.

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