L’enciclica porta fortuna: due promozioni per i consiglieri di Ratzinger

Il gruppo di lavoro composto dai tecnici che hanno aiutato Benedetto XVI a preparare la recente enciclica sociale, Caritas in veritate, pubblicata all’inizio di luglio, si sta dimostrando un formidabile vivaio.
Il mese scorso Ettore Gotti Tedeschi, rappresentante in Italia del Banco Santander nonché apprezzato editorialista de L’Osservatore Romano, è stato nominato presidente dello Ior. Proprio lui, insieme all’economista Stefano Zamagni, era stato tra i «consiglieri» dei quali si era servito Papa Ratzinger per preparare il documento. Ora si attende a giorni, salvo improbabili sorprese dell’ultima ora, la promozione di un altro degli esperti che hanno aiutato il Pontefice a raccogliere il materiale confluito nella Caritas in veritate: è don Mario Toso, fino al luglio scorso rettore della Pontificia università salesiana, esperto di dottrina sociale della Chiesa. Toso, che ha già pubblicato un commento all’enciclica papale, dovrebbe essere nominato segretario del Pontificio consiglio della giustizia e della pace, carica vacante dopo la nomina di monsignor Giampaolo Crepaldi (un altro dei collaboratori del Papa per la stesura dell’enciclica) a vescovo di Trieste. Il Pontificio consiglio della giustizia e della pace attende anche il cambio ai vertici: il cardinale Renato Raffaele Martino compirà infatti 77 anni il prossimo 23 novembre e dovrebbe essere sostituito a breve dal porporato ghanese Peter Kodwo Appiah Turkson, classe 1948, relatore del Sinodo dei vescovi africani in corso in Vaticano.

Turkson nelle scorse settimane si era dimostrato possibilista sull’eventualità futura che sulla cattedra di Pietro arrivi un «Papa nero».
L’avvicendamento con Martino avverrà dopo la conclusione del Sinodo, ma non immediatamente ed è prevedibile che il nuovo presidente di Giustizia e Pace arrivi a Roma all’inizio del 2010.