da Milano
Oggi, o al massimo domani, lEni prenderà una decisione sulla propria permanenza nel gruppo portoghese Galp. Una delegazione dellEni è infatti a Lisbona per discutere sullopzione call, in scadenza il 31 dicembre, che le consente di aumentare la sua partecipazione in Galp Energia dallattuale 33,34% al 47 per cento. «Cè una delegazione, stiamo discutendo la questione con Galp», ha detto ieri un portavoce. Anche lamministratore delegato Paolo Scaroni sarebbe a Lisbona per trattative.
Le discussioni tra lEni e il governo portoghese stanno andando avanti ormai da tempo: un primo accordo raggiunto con Lisbona è stato bocciato dallUnione europea perché violava le regole della concorrenza. Secondo indiscrezioni, già riportate alcune settimane fa dal nostro giornale, sarebbero tre le opzioni offerte allEni dal governo di Lisbona: la possibilità di trasferire la propria quota in Galp alla società Gas de Portugal, nella quale avrebbe così il 49% del capitale; il mantenimento della propria partecipazione assieme ad altri due partner di peso che controbilancerebbero lEni tagliandola di fatto fuori dalle decisioni; la vendita della quota. Tutte soluzioni che non sarebbero gradite al gruppo guidato da Scaroni che ha posto sul tavolo la minaccia di esercitare lopzione di acquisto. Una mossa a doppio taglio, perché se da un lato farebbe dellEni lazionista di maggioranza relativa, non gli darebbe però la maggioranza assoluta che gli permetterebbe di guidare la società portoghese. Senza contare che il governo di Lisbona potrebbe mettere in ogni modo i «bastoni tra le ruote» di una gestione Eni. Scaroni sta così tentando proprio in questi giorni di risolvere i contrasti con il governo di Lisbona, azionista di Galp con il 25% circa, sulle questioni legate allopzione.
Eni ha stipulato laccordo per lopzione call diversi anni fa, con un precedente governo. Il gruppo italiano avrebbe potuto esercitare lopzione dal mese di ottobre, ma aveva rinviato una decisione alla ricerca di una soluzione negoziata. Ma il tempo ormai stringe e la società italiana ha sempre ribadito di voler giocare un ruolo di primo piano in quella portoghese. Non a caso lEni a fine novembre ha presentato un piano da tre miliardi di euro per lo sviluppo di Galp che prevedeva una crescita della produzione petrolifera, lingresso nel settore della produzione di energia elettrica con impianti alimentati a gas e sinergie con il gruppo spagnolo Union Fenosa in cui lEni ha una partecipazione.
Allinizio di dicembre, il gruppo portoghese Americo Amorim ha comprato il 14,268% di Galp da Energias de Portugal (Edp) e un'opzione per acquistare il 18,3% detenuto da Rede Electrica Nacional.
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