L’epopea di Finmeccanica raccontata come un romanzo

L’epopea di Finmeccanica raccontata come un romanzo

«La storia in piazza» è anche economia. Presentato ieri a Palazzo Ducale, il libro di Vera Negri Zamagni rivela la sua natura sin dal sottotitolo «Competenze che vengono da lontano». È infatti nel 1948 che inizia il cammino del gruppo Finmeccanica, un viaggio appassionante nell'eccellenza italiana che conduce davvero distanti: da finanziaria pubblica (poi privatizzata) a leader italiano nel settore aerospazio e sicurezza, principale operatore europeo per i servizi satellitari e spaziali tra i più grandi attori mondiali dell'elicotteristica e dell'elettronica per la difesa con competenze nell'energia e nei trasporti, uffici sparsi in tutto il mondo e più di settantamila addetti. È una storia di uomini e di impegno, come spiega Marco Doria, docente di Storia economica, un continuo susseguirsi di eventi, un «know how» che si intreccia con la storia stessa del nostro Paese e che affonda le sue radici nelle grandi tradizioni produttive, in realtà persino preunitarie come quella cantieristica dell'Ansaldo: stremata dalla seconda guerra mondiale, affidata a Finmeccanica nel '48, progressivamente innovata da questa sino alla ristrutturazione completa del 1966 e la nuova e attuale vita nei settori ferroviario, energetico e nucleare. E poi l'ingresso nel settore automobilistico con Alfa, (dismessa nel 1986) e aerospaziale con l'assegnazione del capitale di Aeritalia (che fusa con Selenia darà vita ad Alenia) nel 1976, azienda impegnata nella costruzione e nello sviluppo di velivoli e di mezzi per l'esplorazione spaziale. È un racconto di idee ambiziose e brillanti, come l'idea di «grande Finmeccanica» di Fabiano Fabiani, il direttore generale che a inizio anni '80 intuì la necessità di dare più peso alla presenza italiana centralizzando nella finanziaria pubblica le aziende italiane più attive nei settori più evoluti.
Un processo che tra difficoltà e contrasti porta alla trasformazione in Spa e alle acquisizioni chiave del 1989: Selenia, con le sue competenze nei sistemi di difesa e nelle tecnologie spaziali, Elsag, e molte, fondamentali, altre. Con la liquidazione di Efim inizia la specializzazione nel settore della difesa con l'assorbimento di aziende storiche come Oto Melara e Agusta, conquiste ottenute non senza difficoltà e creando una situazione drammatica tra 1995-1999 fino al vero e proprio fallimento. Per mantenere la propria unicità e rialzarsi il gruppo trova quindi nuova vita collocandosi sul mercato e iniziando una sorprendente fase di crescita e apertura al mercato internazionale.

«Finmeccanica è come un calabrone, vola, anche se nessuno sa come faccia. È un risultato ottenuto con la capacità di mantenere un filo rosso tra tradizione ed innovazione » sintetizza Alessandro Pansa, condirettore generale di Finmeccanica.

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