La maggior parte continua a ritenerlo «l'Eroe» per antonomasia, mentre per alcuni fu solo un avventuriero con pochi scrupoli. Ma visto che contribuì a fare la Storia e, bene o male, anche l'Italia, del «Giuseppe nazionale» nato a Nizza il 4 luglio 1807 si dovrà pur ricordare il bicentenario con adeguate manifestazioni. All'appello lanciato per la ricorrenza hanno ormai risposto da Torino a Bergamo, da Nizza a Caprera, da Calatafimi a Brescia. E Milano? Per ora in agenda c'è ben poco: un'opera teatrale e, ma è ancora in forse, una mostra sull'«Eroe dei due Mondi» con i cimeli della nota collezione craxiana. Gli eventi con cui Nizza celebrerà il suo «Jòusé» Garibaldi, sono stati presentati al Circolo della Stampa dal Consigliere Generale delle Alpi Marittime Jean Pierre Mangiapan e dall'assessore nizzese Gerard Colletta. La Camicia rossa sarà rievocata con concerti, annullo postale e convegni. Se pur mancò di nascere francese per qualche decennio, i cugini d'Oltralpe lo considerano comunque come l'eroe che portò alla Francia la vittoria contro i Prussiani.
Quanto agli appuntamenti "garibaldini" di Milano, città che accolse circa 500 volontari bergamaschi selezionandone 180 per quella spedizione dei Mille che oltretutto vedrà nascere i primi reporter di guerra, sono stati presentati dall'assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi. «Ricorderemo questo artefice dell'Unità d'Italia con una rappresentazione alla Rotonda della Besana - ha detto Sgarbi - ma sarebbe mia intenzione realizzare una mostra su Garibaldi al Castello sforzesco con i reperti della collezione Craxi. Mi avevano detto che tali cimeli erano stati posti sotto sequestro dal Tribunale, ma ho parlato con Livia Pomodoro la quale afferma che ora non lo sono più e sono stati resi alla Fondazione Craxi. Da parte sua la Fondazione non dà indicazioni precise, ma confido di poter trovare una soluzione entro l'anno».
Dell'opera teatrale «Un eroe italiano», scritta da Giorgio Galli e Paolo Zenoni, che verrà rappresentata alla Rotonda della Besana sabato 7 luglio alle 21.30 (ingresso libero), ne parla il regista Zenoni: «Si tratta di un omaggio a Garibaldi che partirà dal suo (sfortunato) matrimonio con la contessina Raimondi per poi arrivare all'impresa dei Mille.
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