L’Europa Brancaleone

Se la definizione di conflitto di civiltà è opinabile, non è perché da una parte ci sarebbe la nostra civiltà e dall’altra solo dei terroristi senza storia. Per certi aspetti è il contrario. Loro paradossalmente sono una terrificante ma unitaria civiltà (la umma islamica, la sharia, il wahabismo) mentre noi, viceversa, rispetto alla loro ortodossia secolare, siamo un corpo più multiculturale e indistinto: gli è che loro vogliono la nostra morte semplicemente perché noi non siamo loro. Non è vero che combattono gli infedeli cristiani ed ebrei: combattono gli infedeli e basta, chiunque essi siano, gli attentati in questi anni hanno colpito soprattutto Paesi arabo-musulmani e in ogni caso musulmani non fondamentalisti che dialogano con l’Occidente, e che tuttavia davvero occidentali mai vorrebbero diventare. Io non sono ebreo, non sono cattolico, non credo neppure che le radici europee siano cattoliche: ma ciò non cala minimamente le possibilità che domattina mi facciano esplodere, soprattutto non cala la mia determinazione a combattere ciò che so chiaramente avere: un nemico.

C’è una guerra e in tutte le guerre del mondo non ti chiedono chi sei, ma da che parte stai. Non ti chiedono la carta d’identità, ti indicano il fronte. E chi non ci sta non si chiama obiettore o pacifista, ma imboscato o disertore.

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