Lex fondatore e amministratore delegato di Fastweb Silvio Scaglia, arrestato nellambito di uninchiesta su un presunto caso di frode e riciclaggio per 2 miliardi di euro, in carcere da oltre un mese, si è dimesso dal consiglio di amministrazione della società.
«Silvio Scaglia, attraverso i suoi avvocati, ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni da consigliere di amministrazione del cda di Fastweb, al presidente di Fastweb, Carsten Schloter», è stato spiegato in una nota emessa dal portavoce di Scaglia. Secondo i legali del manager, si tratta di un gesto che, «anche alla luce dellipotesi di commissariamento di Fastweb, dimostra la volontà del fondatore di evitare che la sua vicenda giudiziaria possa recare danno, direttamente o indirettamente, alla società». Nella nota viene anche precisato che Scaglia aveva «un incarico di mera rappresentanza, non esecutivo dal giugno del 2007».
La società sta cercando di evitare il commissariamento, di cui si discuterà davanti al gip Aldo Morgigni nelludienza fissata per il prossimo 7 aprile. E dunque si spera che questa mossa possa favorire le richieste di Fastweb. La società di tlc infatti ha proposto di pagare una cauzione e di porre sotto il controllo di un commissario la divisione wholesale (vendite servizi allingrosso). Nellambito della stessa inchiesta è stato arrestato anche il senatore del Pdl Nicola Di Girolamo, anchegli dimissionario, e anche gli ex manager di Telecom Italia Sparkle, ossia laltra società di telecomunicazioni che è coinvolta nella vicenda.
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