da Milano
«Abu Omar vorrebbe tornare in Italia» lo ha annunciato il suo legale di fiducia Montasser al Zayat che ha spiegato di «aver visto per qualche ora il suo assistito» precisando che al momento «non è possibile» che lex imam lasci lEgitto. Questultimo ha confermato il proprio proposito, aggiungendo: «Ho fiducia nella giustizia italiana e sono sicuro della mia innocenza».
Hassan Mustafa Osama Nasr, questo il nome completo di Abu Omar, lex imam rapito a Milano il 17 febbraio 2003, vorrebbe ora chiedere al governo italiano di «fargli mantenere il permesso di soggiorno e lo status giuridico» che aveva prima del sequestro attribuito alla Cia. Legiziano ha negato di aver firmato alcun impegno in cambio di un suo rilascio, ma ha confermato di aver avuto la proibizione di lasciare lEgitto pena il ritorno dietro le sbarre.
Il legale ha raccontato che Abu Omar può recarsi alla moschea vicino alla palazzina in cui vive situata in un quartiere ricco di negozi. Al colloquio sarebbero stati presenti la moglie dellimam, Nabila Ghali, e alcuni agenti in borghese. Particolari non insignificanti che aiutano a far luce sulle attuali condizioni fisiche di Abu Omar dopo i quattro anni di prigionia.
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