Inaccessibile, pericolosa e inospitale. Aggettivi che sino a ieri descrivevano unarea di cinquanta ettari a sedici chilometri da Milano e trenta dalla Svizzera. Area dismessa che è oggi occasione, opportunità per non consumare territorio. Un masterplan trasforma infatti quellinfrastruttura industriale degradata in un grande parco - dodici ettari di verde - e in uno specchio dacqua che, di fatto, è cordone ombelicale tra ambiente e case alte al nord, case medie al sud e attività artigianali ed espositive. Il tutto, please, minimizzando con tecnologie moderne e sostenibili gli impatti sullambiente e sul territorio ma anche con unofferta residenziale significativa di housing sociale.
Di che parliamo? Ma di Expo Snia 2015. Sì, larea è quella dellex Snia di Varedo che tra gli anni Sessanta e Settanta contribuì a una forte immigrazione - dai 5mila abitanti del 1950 ai 13mila del 1980 - soprattutto dal Veneto e dal sud dItalia. E anche oggi la Snia, pardon lex Snia, consente a Varedo di ricostruire e trasformare le criticità tipiche di tutta larea a nord di Milano in futuro oltre Expo 2015 in risorsa. Come? «Con una pianificazione integrata del territorio da riqualificare, ridisegnare e dotare di servizi a attrattori in grado di garantire un successo che vada ben oltre i limiti temporali dellExpo» spiega Gabriele Sabatini.
Sabatini, business manager di Marconi 2000, società proprietaria dellarea che disegna il futuro dellex Snia, aggiunge: «È una proposta concreta e vuole essere un contributo fattivo al fermento creativo, alla grande voglia di fare». Che, altrimenti detto, significa continua Sergio Daniel, sindaco di Varedo, «un rilancio del territorio attraverso unarea strategica grazie anche alla sua posizione geografica, servita dalle Nord e a due passi dalla Milano-Meda e dalle principali arterie autostradali».
Larea che beneficerà della Pedemontana in modo diretto - grazie alla breve distanza dal suo svincolo - rappresenta un decimo del territorio comunale e un quinto del territorio urbanizzato, secondo il progetto MiBrì di «riqualificazione urbana e ambientale per Milano e la Brianza, tra il Severo e il Villoresi» presentato ieri sera, prevede tra laltro la nascita del museo del design. Gli spazi dellex Snia, più di un terzo, saranno recuperati e riusati mantenendo limpianto tipologico e urbanistico esistente.
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